È crisi aperta tra Russia e Ucraina, dopo l’incidente dei giorni scorsi nello stretto di Kerch dove alcune navi ucraine sono state fermate con la forza dai militari russi. È notizia di oggi che il presidente Poroshenko ha dichiarato di aver messo in atto una restrizione degli ingressi sul territorio agli uomini tra i 16 e i 60 anni provenienti dalla Federazione russa. Il leader ucraino ha preso questa decisione perché, a suo dire, c’è il rischio che si formino “distaccamenti di eserciti privati in Ucraina che sono in realtà avamposti delle forze armate russe”.
Il Comando Forze Ucraino ha inoltre rilasciato una dichiarazione in cui afferma di stare svolgendo esercitazioni militari sul Mar d’Azov. La situazione, insomma, si fa sempre più calda di ora in ora.
Sanzioni UE alla Russia? Per l'Ucraina sono 'troppo morbide'
Il giverno ucraino è tornato inoltre a sostenere che le sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia siano 'troppo morbide' e che occorrerebbe agire in modi più aspri. La questione è stata affrontata già varie volte in passato e non è certo nuova anche all’interno del nostro governo, dove il ministro Salvini era favorevole a una diminuzione delle sanzioni. Nel corso dell’ultima votazione tenutasi a giugno, però, nonostante le prese di posizione ufficiosamente contrarie, alla fine anche il governo gialloverde si era unito al voto unanime per la proroga delle sanzioni precedentemente decise.
Mosca risponde: provocazioni dall’Ucraina
Il governo russo replica, però, che le provocazioni sarebbero state avviate proprio dall’Ucraina. In seguito all’incidente navale dei giorni scorsi, quando erano stati arrestati i marinai ucraini, i servizi segreti russi avrebbero infatti rilasciato un video. In esso uno degli uomini ucraini catturati sosteneva che le richieste radio russe di dietrofront erano state deliberatamente ignorate.
Il marinaio affermava: “Ero consapevole che si trattava di una provocazione“.
Trump annulla l’incontro con Putin al G20
Nonostante l’evidente necessità di abbassare i toni tra Russia e Occidente, il presidente americano Donald Trump ha annunciato che non incontrerà il suo omologo russo Vladimir Putin al G20 in corso in Argentina, come invece era inizialmente previsto.
Questa decisione è stata presa in conseguenza del fatto che la Russia non ha ancora riconsegnato i marinai ucraini trattenuti. Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha replicato con ironia che, in questo modo, Putin avrà “un paio d’ore in più per incontri utili”.