E' un Bruno Vespa che sveste i panni di padrone di casa di Porta a Porta e veste quelli di opinionista a Piazza Pulita, in onda su La 7. Il fatto su cui è chiamato ad esprimersi sono le vicende che stanno riguardando il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Un'inchiesta condotta da "Le Iene" avrebbe portato alla luce presunte prestazioni di un lavoratore assicurate in "nero" all'azienda del padre del capo politico grillino. Una vicenda che, considerato il ruolo di Di Maio, sta facendo molto rumore e che ha scatenato le ira di diverse forze d'opposizione, ma anche di opinionisti non molto teneri con il M5S.
Bruno Vespa, invece, dà la sensazione, in questo momento, di benedire quello che è stato, fino ad ora, il comportamento del leader pentastellato.
Le ombre del "fuoco amico"
"Qualcuno mi dice che Di Maio è vittima del fuoco amico". Secondo Bruno Vespa potrebbe esserci una parte minoritaria del Movimento Cinque Stelle che, in questo momento, starebbe soffiando per metterlo in difficoltà. "Il ritorno di Di Battista- evidenzia - non sarà il ritorno di un turista" riportando in auge un sospetto diffuso secondo cui il rientro sulla scena politica dell'altro protagonista del partito grillino potrebbe, in un certo senso, cambiare alcuni equilibri nella leadership o quantomeno a insidiare quella dell'attuale ministro del Lavoro.
Vespa, in ogni caso, pone l'accento sul fatto che non ha prove concrete di questo e occorre ricordare che lo stesso Di Battista, ad ogni diretta Facebook, non perde occasione per manifestare la propria stima nei confronti di Di Maio, provando ad allontanare questo tipo di sospetti.
Per Vespa Di Maio non si sta sottraendo alle domande come fanno altri
Di Maio, in questi giorni, non ha disdegnato apparizioni televisive in cui si è messo a disposizione dei giornalisti e si è detto determinato a dare una mano a tutti ("Le iene" comprese) a far luce sulla vicenda. "Si sta difendendo bene - ha detto Vespa - perchè vederlo lì sottoporsi a domande gli fa onore, mentre altri scappano".
Il conduttore di Porta a Porta ha inoltre sottolineato come eventuali comportamenti del padre al di fuori delle legalità non hanno per nulla a che fare con lui. Il discorso, secondo lo scrittore e giornalista, cambierebbe solo qualora venissero accertati fatti di quel tipo dal momento in cui Di Maio è diventato socio della società in poi. "Allo stato - ha sottolineato - sta rispondendo di cose che riguardano suo padre".