Una vera e propria incoronazione per le politiche e le strategie di Matteo Salvini arriva dal Financial Times, un parere certamente autorevole. Pur storicamente vicino alle idee progressiste, non dimentichiamo i frequenti attacchi a Berlusconi durante i suoi mandati da Presidente del Consiglio, la prestigiosa testata riconosce le doti di leadership del ministro dell'Interno italiano e lo vede protagonista anche a livello continentale in un prossimo futuro.
Secondo l'editorialista Ben Hall, autore dell'articolo, il 2018 ha segnato la fine dell'epopea di Emmanuel Macron quale leader di un ampio schieramento 'europeista'.
Uno dei fattori che hanno provocato la 'bocciatura' del Presidente francese viene individuata anche nell'attività Politica svolta da Salvini in questi primi sette mesi di vita del Governo gialloverde in Italia.
Macron è come un pugile che non risponde più agli attacchi dell'avversario
Paragonando i due leader politici a due pugili che combattono sul ring, Ben Hall sostiene che Macron, dopo la rivolta dei 'Gilet Gialli' che lo ha costretto a cedere alle loro richieste sforando i parametri richiesti dalla Commissione Europea si è posto nella posizione di non poter più rispondere agli attacchi di Salvini, come accadeva fino a pochi mesi fa.
Il vicepremier italiano, al contrario, viene visto quale futuro leader di tutti quei movimenti 'sovranisti' che starebbero aumentando i loro consensi in quasi tutte le nazioni europee.
Il braccio di ferro del governo Conte con la Commissione Europea per l'approvazione della manovra, pur essendo stato vinto dal commissario Moscovici, avrebbe comunque incrementato il prestigio e la stima nei confronti di Salvini.
Alle prossime europee, anche se non saranno candidati, saranno loro i due leader della sfida
Questa analisi pubblicata dalla prestigiosa rivista inglese nasce dall'approssimarsi, nel maggio 2019, del rinnovo del parlamento Europeo.
Per la prima volta gli osservatori iniziano a pensare seriamente che le forze 'europeiste' possano cedere un numero significativo di seggi al fronte sovranista.
Nonostante i sondaggi non siano tutti siano sulla stessa linea, secondo le stime più prudenti una ipotetica coalizione con la guida 'carismatica' di Salvini potrebbe almeno conseguire il 25% dei seggi, rischiando di interrompere uno storico equilibrio tra il Partito Popolare Europeo e il Partito Socialista Europeo che da sempre guidano in sintonia le politiche di Bruxelles.