La manovra economica del governo formato da M5S e Lega è stata da poche ore approvata in Senato. In attesa della definitiva conversione in legge, prevista subito dopo le festività natalizie con il voto della Camera, infuriano le polemiche. Sul banco degli imputati c’è il presunto blocco della rivalutazione in base all’inflazione degli assegni pensionistici sopra i 1500 euro che diversi organi di stampa come Repubblica e Il Messaggero imputano all’esecutivo. A smentire questa versione, però, ci ha pensato Luigi Di Maio. Il leader pentastellato ha chiarito in un breve video pubblicato su Facebook che il taglio delle pensioni da 1500 euro sbandierato dai media sia in realtà una fake news, visto che verrà prelevata solo una quota minima di 1 o 2 euro.

Pensioni bloccate rispetto all’inflazione: la versione dei giornali

A scrivere in maniera più o meno dettagliata dei provvedimenti presi dal governo in materia di pensioni sono un po’ tutti gli organi di stampa. Oltre al meccanismo denominato Quota 100, che permette di ottenere le credenziali per andare in pensione sommando gli anni anagrafici a quelli lavorati, la misura che crea maggiore apprensione tra i cittadini è il presunto blocco della rivalutazione degli assegni pensionistici sopra i 1500 euro in base all’inflazione. Presunto perché, come detto, questa versione è stata smentita da Luigi Di Maio. Fatto sta che il quotidiano romano Il Messaggero scrive testualmente: “Già montano le proteste per la stretta alla rivalutazione dell'assegno in base all'inflazione, una norma che riguarda milioni di persone”.

Spiegando poi che sarà un “sacrificio” valido per tre anni, che dovrebbe coinvolgere “tutte le Pensioni che superano tre volte il minimo”, ovvero 1.522 euro al mese. Stessa interpretazione adottata da Repubblica che scrive di “cospicuo risparmio per le casse dello Stato, promesso a Bruxelles grazie al parziale congelamento dell’indicizzazione degli assegni” da 1500 euro in su.

Luigi Di Maio e le bufale sulle pensioni

Una versione dei fatti, quella proposta dai principali organi di informazione (i due giornali appena citati rappresentano solo degli esempi tra tanti), che non è stata assolutamente gradita dal M5S. A smontare la narrazione sul presunto taglio delle pensioni da 1500 euro ci ha pensato in prima persona Luigi Di Maio.

Il ministro del Lavoro, con un breve video di circa 30 secondi pubblicato su Fb, ha liquidato con poche parole la questione. “Stanno dicendo che abbiamo tagliato dalle pensioni degli italiani a 1500 euro. Non è così - ha precisato il ministro del Lavoro - noi preleviamo decine di migliaia di euro dalle pensioni d’oro e, per rendere costituzionale questo intervento, prendiamo pochi euro, 1 o 2 euro, dalle pensioni sopra ai 1500. Questo perché dobbiamo rispettare un principio di progressività. Solo per questo”.