Uno scontro che sembra non avere fine, quello tra il ministro delle Infrastrutture del governo M5S-Lega, Danilo Toninelli, e il presidente della Regione Liguria, il forzista Giovanni Toti. Due posizioni all’apparenza inconciliabili, venute a galla dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi, e una diatriba aspra sul tema delle grandi opere in generale. Toninelli vuole fermare quelle giudicate ‘inutili’. Toti lo accusa di rappresentare un “ossimoro politico” perché, a suo modo di vedere, non si è mai visto un ministro delle Infrastrutture che voglia bloccare le Infrastrutture.

Il pentastellato su quella sedia, ironizza il politico di Forza Italia, è come fare entrare “Dracula all’Avis”, l’associazione dei donatori di sangue. Paragone al quale il diretto interessato risponde facendo notare l’incredibile somiglianza dell’avversario con l’Orso Yoghi (un cartone animato), attratto però non dal cibo, ma dai “soldi pubblici” contenuti nei cestini da pic-nic.

Le accuse di Giovanni Toti al ministro delle Infrastrutture

La polemica infinita tra Danilo Toninelli e Giovanni Toti è riesplosa pochi giorni fa. Argomento del contendere è stata la negata partecipazione di Autostrade Spa alla ricostruzione del nuovo ponte di Genova, dopo il crollo del Morandi avvenuto il 14 agosto scorso.

Il governatore ligure si è detto convinto che sia “insensato” escludere Autostrade, nonostante la rabbia dell’opinione pubblica sia ancora molto alta nei confronti dei gestori della rete autostradale, giudicati responsabili della tragedia del ponte Morandi. Il ministro delle Infrastrutture, per tutta risposta, lo ha praticamente accusato di essere sponsor della società controllata dalla famiglia Benetton.

Scontro a cui è seguita la battuta ironica di Toti: “Un ministro delle Infrastrutture che blocca le infrastrutture, è come Dracula all’Avis. È un ossimoro politico, una cosa che non si può sentire”.

La risposta piccata di Danilo Toninelli

Per rispondere alle provocazioni di Giovanni Toti, Danilo Toninelli ha scelto di farsi intervistare dall’agenzia di stampa Adnkronos.

Tra i vari argomenti toccati, da segnalare le parole con cui l’esponente del M5S ha respinto le accuse di essere un gaffeur: “Diciamolo chiaro, meglio le gaffe che le mazzette”. Passando invece al ‘discorso Toti’, Toninelli ha rivendicato la celerità con cui il governo è riuscito ad avviare i lavori del nuovo ponte di Genova, definendo “giusta e corretta” l’esclusione di Autostrade dall’appalto. Quelle del politico berlusconiano vengono relegate a “divertenti provocazioni” alle quali non si può che non rispondere con un’altra provocazione: “Penso che lui sia come l'Orso Yoghi, quando nel cestino da picnic il governatore ligure vede soldi pubblici”. Insomma, solo un portavoce dell’attuale “sistema di potere”.