L'abolizione dei privilegi della casta dei parlamentari è stata una delle mission che il Movimento Cinque Stelle si è imposta fin dal primo momento. Si è assistito a scene di esultanza quando si è riusciti ad abolire le pensioni d'oro degli ex occupanti delle aule romane. Adesso, però, i grillini sono pronti a riproporre il modello vincente su base italiana a livello europeo. Proprio nell'anno in cui si dovrà rinnovare il Parlamento Europeo su ilblogdellestelle.it, fonte ufficiale del partito pentastellato, iniziano ad apparire i primi segnali di quella che sarà una guerra aperta ai maxi-stipendi di chi viene eletto dai cittadini per andare a Strasburgo ed a Bruxelles e godrebbe di amplissimi privilegi.
Di Maio svela i compensi
Il capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio ha avuto modo di postare un link con immagine, tratta proprio dal blog in questione, che racconta in maniera dettagliata quelli che sono i compensi ricevuti per il proprio ruolo da parte dei commissari europei.
Si scopre, ad esempio, che il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker guadagna 27.436 euro al mese, Dombrovskis 24.852 mensili e Pierre Moscovici 22.367 euro al mese. Cifre che nel pensiero del Movimento Cinque Stelle rappresentano qualcosa di eccessivo. E in tal senso la didascalia riservata alla cosa da Luigi Di Maio è piuttosto eloquente:"Abbiamo tagliato i privilegi in Italia. Ora tocca all'Europa.
Noi andiamo avanti decisi. Lo tsunami sta arrivando anche a Bruxelles e Strasburgo". Quasi una dichiarazione di guerra, almeno sul piano dialettico, nell'anno in cui si andrà ad elezioni europee in cui per la prima volta i cosiddetti populisti, secondo diverse fonte autorevoli, hanno possibilità di fare la voce grossa e sovvertire il trend delle correnti politiche all'interno del Parlamento Europeo.
I commissari europei si difendono
Poi, su ilblogdellestelle.it, si leggono altri compensi: l'alto rappresentante per la Politica estera Federica Mogherini, ad esempio, guadagna 25.845 euro mensili. Nel bilancio 2019 dell'Ue, inoltre, sarebbero stati messi a bilancio 682.000 euro che saranno destinati alle indennità transitorie, un sussidio riservato ai commissari per due anni dalla fine del loro mandato.
Attraverso un portavoce la Commissione europea, secondo quanto si legge su Repubblica, ha inteso difendersi sottolineando come "Le decisioni sulle remunerazioni dei funzionari, dello staff e di tutto il personale sono prese democraticamente dagli stati membri della Ue"