Intervistata dall’agenzia di stampa nazionale Adnkronos, la capogruppo al Senato di Forza Italia, la professoressa universitaria bolognese Anna Maria Bernini, si è scagliata contro il sottosegretario pentastellato Vito Crimi che attualmente dispone della delega all’editoria.
Bernini: ‘Con il taglio dei finanziamenti, più disoccupazione nel mondo dell’editoria’
Secondo l’ex ministro delle politiche europee nel terzo Governo Berlusconi, il grillino Crimi si ergerebbe a paladino della libertà di stampa, ma in realtà, starebbe aggredendo continuamente l’informazione libera.
Il taglio dei finanziamenti pubblici comporterà con ogni probabilità lo spegnimento di tanti voci libere, creando in un settore già da tempo in crisi, qual è il mondo dell’editoria, perdite di nuovi posti di lavoro. A detta della Bernini sarebbe una scusa quella dei Cinque Stelle che sostengono di voler utilizzare le risorse finanziarie risparmiate per incentivare economicamente le start-up innovative.
‘Il libero mercato non può garantire il pluralismo dell’informazione’
La Bernini ha, poi, rincarato la dose sostenendo che il vero obiettivo dei Cinque Stelle sarebbe un altro: quello cioè di finanziare e di avvantaggiare in tutti i modi soltanto quelle testate giornalistiche e quei siti web di comunicazione Politica vicine alla galassia dell’informazione grillina, mettendo a tacere invece le voci discordanti.
Ma in questo modo a venir meno sarebbero tanto il pluralismo dell’informazione quanto la libera espressione del pensiero. La Bernini ha, inoltre, ricordato che questi sono principi sacrosanti che vengono garantiti dalla nostra Carta Costituzionale e che sono fuori dalle logiche del mercato. Perché il libero mercato da solo non può garantire il pluralismo dell’informazione.
Secondo la Bernini, il sottosegretario Crimi sarebbe solito affermare che il suo compito sarà quello di premiare solo il giornalismo vero e puro, ma a questo punto l’interrogativo che ci si pone è il seguente: “Chi lo decide se la linea di un quotidiano è vera e pura?”. La Bernini ha concluso il suo intervento rammentando l’episodio in cui un giornalista “non allineato” fu cacciato dalla convention dell’Associazione Casaleggio a Ivrea. Per questo la senatrice ha sottolineato: “Bruttissimo segnale di una deriva autoritaria a cui Forza Italia si opporrà con fermezza”.