Una profonda revisione del nostro codice della strada esce fuori da un disegno di legge presentato dai partiti che oggi governano l’Italia, Movimento 5 Stelle e Lega. Un documento che, attualmente, è in Commissione Trasporti a Montecitorio per i correttivi e le varie audizioni. Molte le novità che potrebbero produrre sostanziali cambiamenti alle attuali norme che regolano la circolazione sulle strade italiane sia con le auto che con altri mezzi. Cambiamenti radicali che riguardano automobilisti fumatori, ciclisti, donne in gravidanza e limiti di velocità.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede il disegno di legge e cosa davvero potrebbe cambiare.

Autostrade a tre corsie, 130 Km/h sono pochi

Un primo intervento riguarderebbe le autostrade e l’attuale limite di velocità imposto che è di 130 Km/h. Nel disegno di legge si pensa ad un possibile aumento di questo limite a 150 Km/h, ma solo sulle autostrade a tre corsie per senso di marcia. In pratica, 20 chilometri orari in più in strade che, secondo i promotori, possono permettersi velocità minime più sostenute. Per quanto riguarda la sicurezza, sempre di attualità la lotta serrata all’utilizzo di telefonini, smartphone e altri congegni che distraggono sovente i guidatori causando incidenti spesso gravi, con aumenti delle sanzioni sia pecuniarie che amministrative da infliggere ai trasgressori.

Inoltre, si pensa di vietare, per gli stessi motivi prima citati, il fumo mentre si è alla guida.

Capitolo biciclette

Per quando riguarda la circolazione con bici normali o elettriche, nei centri abitati sarebbe consentita, sempre in base al disegno di legge, anche contromano. Anche la precedenza per chi circola in bicicletta uscirebbe modificata dall’eventuale approvazione del disegno legislativo.

Le bici avrebbero la precedenza rispetto agli altri veicoli sia in prossimità dei semafori che vicino agli incroci, senza che debbano più necessariamente mettersi in coda alle automobili o agli altri veicoli a motore. Si andrebbero a creare spazi dedicati alla biciclette, con una doppia striscia di arresto a cui tutti i Comuni d’Italia dovrebbero adeguarsi.

Sempre per le due ruote, ma stavolta per le motociclette, potrebbe entrare in atto l’obbligatorietà di utilizzare un abbigliamento specifico di sicurezza. Interventi a tutto tondo che per la prima volta faranno entrare nel codice nuovi mezzi di locomozione quali i monopattini o i nuovi hoverboard. Infine, un occhio di riguardo per le donne in stato di gravidanza, con la nascita di appositi parcheggi definiti “rosa” da predisporre in tutte le aree alla pari di quelle riservate ai portatori di handicap.