In occasione della puntata di "Piazzapulita" su La7 questo giovedì 7 febbraio è intervenuto il noto scrittore, saggista e giornalista Giampaolo Pansa, il quale a 83 anni suonati non smette la propria produzione editoriale (è uscito da pochi giorni il suo libro "Quel fascista di Pansa") e non smette di far discutere di sé nei propri interventi pubblici sulla storia recente del paese ma anche sulla Politica attuale.
Ricordiamo che nella sua lunghissima carriera giornalistica Pansa ha collaborato nel corso degli ultimi decenni con i principali quotidiani italiani, come La Stampa, Il Giorno, Il Messaggero, Il Corriere della Sera e La Repubblica, ma anche con Il Riformista, Libero e La Verità, e con settimanali del calibro di Panorama e L'Espresso.
Numerosi sono stati anche i suoi libri, in particolare su argomenti storici legati al periodo della Resistenza al termine della Seconda Guerra Mondiale, tema che spesso lo ha visto etichettare come "revisionista" da parte di varie associazioni e organizzazioni antifasciste.
Giampaolo Pansa: 'Abbiamo un Governo di terroristi'
Negli ultimi mesi lo scrittore non aveva risparmiato critiche anche dure al Governo Lega-M5S attualmente in carica, ma quello che ha detto nella sua ultima uscita nel programma televisivo condotto da Corrado Formigli, è destinato a far discutere. In particolare Giampaolo Pansa ha infatti affermato: "Abbiamo un Governo di terroristi. Il Governo italiano non è un esecutivo di centrodestra banale dato dall'alternanza delle formule politiche e delle maggioranze.
Quello attuale invece vuole fare piazza pulita dell'Italia, della sua democrazia e delle sue possibilità di avere un futuro, del dramma di chi si trova spiazzato da un gruppo di persone che non hanno rispetto per nessuno. E' inutile quindi che stiamo a discutere la differenza che corre tra Salvini e Conte, o fra Salvini e Di Maio oppure fra Salvini e Tizio o Caio o Sempronio.
La verità è una sola. Noi siamo sull'orlo di un baratro".
Il noto scrittore nativo di Casale Monferrato ha poi aggiunto: "Non ho mai visto una situazione come questa in Italia. Una situazione come questa ha una sola via d'uscita: che questo Governo torni a casa e si trovi una soluzione di tipo civile", lasciando intendere che il Paese rischia di avere dei problemi anche sul piano delle relazioni internazionali con gli altri stati qualora l'Esecutivo in carica proseguisse sulla politica portata avanti finora.
Molto forte anche la provocazione finale di Pansa, il quale ha affermto: "L’unica alternativa è un governo di tecnici sostenuto dai militari. Questo non significa invocare un golpe! Già Mario Monti è un nome che può tranquillizzare e avere cura di quella poca democrazia che è rimasta in Italia".