È un Matteo Salvini raggiante quello che ha parlato nel pomeriggio nell'Aula Chiesa della Luiss Guido Carli di Roma, in occasione di un convegno promosso dall'ateneo romano riguardante le infiltrazioni mafiose nel settore agricolo. Il leader della Lega ha avuto anche modo di commentare i risultati elettorali provenienti dalla Sardegna, che hanno visto il centrodestra unito vincere le elezioni con un distacco considerevole sul centrosinistra. Solinas infatti è a un passo dall'elezione a Presidente, con il suo sfidante Zedda che ha già ammesso la sconfitta.

Salvini e le elezioni in Sardegna: in primo piano la questione pastori

A tenere banco nel dibattito nazionale nelle ultime settimane è stata la protesta dei pastori sardi, che Salvini ha promesso di incontrare nella prossima settimana: "In settimana convocherò di nuovo i pastori al Viminale per dare una degna chiusura a questa vicenda", queste le parole del Ministro dell'Interno che ha avuto modo anche di commentare il risultato favorevole alle elezioni in Sardegna.

Salvini ha infatti manifestato una certa soddisfazione per il dato elettorale, che consegna la regione al candidato congiunto del centrodestra Christian Solinas: "C'è da festeggiare una nuova pagina per la Sardegna. Mi accontento della sesta vittoria su sei competizioni elettorali a livello locale, per chi parla di flop".

E a chi gli ha chiesto se fosse a rischio l'alleanza di governo dopo la batosta rimediata dal Movimento 5 Stelle, e l'apparentamento con il centrodestra (cosa già successa in Abruzzo e in programma anche in Basilicata a fine marzo), il leader del Carroccio ha risposto così. "A livello nazionale per me non cambia nulla, non è a rischio l'alleanza di governo.

Di Maio? Non c'è mica bisogno che lo conforti io. Stiamo lavorando per i prossimi programmi che riguardano l'economia, siamo tranquilli".

Le prossime sfide di governo

"In Europa ognuno ha la sua strada", così Salvini ha parlato in vista della tornata elettorale di maggio, sostenendo che comunque Lega e Movimento sono in due gruppi diversi, e che pertanto la strada divisa in quel senso era già stata tracciata.

In tal senso le parole di Matteo Salvini sono state molto chiare, ma questo non cambia quella che è l'imminente agenda di governo, che vede in primo piano la questione relativa all'autonomia, peraltro prevista dal contratto di governo.

Dopo questo fine settimana elettorale, la palla torna quindi al Consiglio dei Ministri, dove si dovrà vagliare la risoluzione della trattativa tra il Governo e le Regioni che hanno fatto richiesta di maggiore autonomia.