Sono tre i dati che emergono in modo più lampante dopo le elezioni spagnole di ieri. Il primo in assoluto è che l'estrema destra di Vox, per la prima volta entra in Parlamento e lo fa ottenendo il 10,2% e 24 seggi. Il secondo riguarda il tremendo tracollo del Partido Popular che non raggiunge neanche il 17% dei consensi e solo 66 seggi. Il terzo ed ultimo, invece, è rappresentato dall'affluenza: oltre il 75% della popolazione spagnola si è recata alle urne per votare.

Vince le elezioni spagnole 2019, quindi, il Psoe (Partito socialista) guidato da Pedro Sanchez, che ottiene oltre il 28% dei consensi.

Tuttavia, la Spagna non ha ancora una maggioranza chiara e netta per poter formare il prossimo governo ed è per questo che i partiti indipendentisti saranno l'ago della bilancia definitivo per la formazione del governo. Si prospetta, quindi, un gioco di alleanze alquanto intricato. Le prime parole del premier Sanchez sono state le seguenti: “Il Psoe ha vinto le elezioni, e con questo ha vinto il futuro e ha perso il passato”.

Spagna: quale forma prenderà il nuovo governo?

Il Psoe torna a vincere come non faceva da 11 anni, ma non ha la maggioranza assoluta.

Sanchez si è assicurato 123 seggi, a cui si aggiungono i 42 seggi di Podemos con cui ha stretto una coalizione e arriva così a 165. Tuttavia, non bastano.

Per poter governare dovrà rivolgersi al fronte indipendentista confermando le già pesanti contestazioni dell'opposizione.

Il fronte indipendentista catalano potrebbe, quindi, essere l'unica soluzione per raggiungere i 176 seggi necessari per formare un governo. Ricordiamo, però, che fu proprio il partito indipendentista di Erc a far cadere l'esecutivo di Sanchez negandogli la legge di bilancio.

La maggioranza rimane, quindi, un rebus: né i partiti della sinistra unita né i partiti di destra (comprensivi dell'estrema Vox) attualmente raggiungono i seggi necessari per creare un governo stabile. Questo fa presagire un nuovo periodo di instabilità per la Spagna, già colpita dai problemi del precedente esecutivo.

Sanchez: la Spagna collaborerà con l'Europa

Tra le primissime dichiarazioni di Sanchez ci sono anche parole di collaborazione con i partiti europei. Nello specifico Sanchez afferma: "Dalle nostre idee di sinistra, dalla nostra posizione progressista tenderemo la mano a tutte le formazioni politiche. Abbiamo vinto le Elezioni politiche, ha vinto il futuro e ha perso il passato. Abbiamo inviato un messaggio forte all’Europa: si può vincere contro gli autoritarismi, formeremo un governo pro europeo".

Rimane ora da capire se sarà trovata un'alleanza per poter formare un Governo che sia in grado di durare nel tempo: solo così la Spagna potrà avviarsi verso la tanto agognata stabilità Politica.