Ventidue le persone identificate dalla Digos, ci sarebbero 19 tifosi laziali e 3 interisti, ma non è certo che tutti abbiano preso parte all'episodio contestato. Inqualificabile contaminare lo sport con la Politica e con l'apologia del fascismo, ma intanto è accaduto a Milano diverse ore prima della semifinale di Coppa Italia tra Milan e Lazio. Nella circostanza un gruppo di ultras della Lazio ha srotolato uno striscione con la scritta 'Onore a Benito Mussolini'. Un vero atto di sfida da parte di gruppi neofascisti alla vigilia del 25 aprile ed a pochi metri da Piazzale Loreto (lo striscione è stato mostrato in Corso Buenos Aires) dove nel 1945 vennero esposti i corpi dello stesso Mussolini e dei gerarchi fucilati a Dongo.

Il tutto corredato da slogan e cori fascisti e saluti romani. Ma stavolta l'episodio non è affatto divisivo per la politica italiana e lo stesso ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha bollato come 'idioti' i protagonisti della manifestazione.

'Complimenti alle forze dell'ordine'

"Invece di andare a vedere una partita di calcio, vanno in giro per Milano a fare casino. Tolleranza zero verso ogni forma di violenza, fisica o verbale, perché il calcio deve essere occasione di incontro e non di scontro". Questo il commento del vicepremier, Matteo Salvini che fatto i "complimenti alle forze dell'ordine che hanno identificato 14 idioti". Salvini ha poi voluto stemperare le polemiche in merito al 25 aprile.

"Il giorno della Liberazione è una festa di tutti e non solo di qualcuno, non è una festa dei comunisti, ma di tutti gli italiani. Deve essere sempre una giornata serena e di rispetto". Il ministro ha poi rimarcato che sarà in Sicilia per la ricorrenza.

Sala: 'Milano è e resterà antifascista'

Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha commentato quanto accaduto con un post su Facebook.

"Si stanno superando i limiti e la denuncia di ciò spetta alla politica. Milano è e resterà sempre una città profondamente antifascista". L'ex sindaco di Milano, capolista del Pd alle prossime Elezioni Europee, Giuliano Pisapia, ha definito la manifestazione "uno sfregio per la città, ma in occasione della manifestazione in ricordo del 25 aprile i milanesi cancelleranno questa vergognosa provocazione perché i valori della Resistenza sono quelli fondanti della nostra Repubblica".

Lo sdegno per quanto accaduto è realmente trasversale e, dunque, dalla Lega al Pd fino al Movimento 5 Stelle, espresso nella circostanza dalle parole del consigliere regionale lombardo Massimo De Rosa per il quale lo striscione esposto a Milano è "una provocazione indegna", ma le responsabilità a suo modo di vedere vanno cercate anche in "chi strumentalizza la ricorrenza del 25 aprile e, in questo modo, favorisce un'escalation che porta sempre più in alto l'asticella del cattivo gusto".