Si avvicina sempre di più l'appuntamento con le elezioni europee. Il prossimo 26 maggio le urne rappresenteranno un banco di prova importante per l'attuale governo, ma soprattutto potrebbero essere uno spartiacque importante per lo scenario politico italiano.
Dopo tante elezioni amministrative, la cui rilevanza può essere considerata marginale visto che sono caratterizzate da dinamiche spesso territoriali e avulse da quelle nazionali, arriva adesso il momento in cui si capirà davvero il giudizio degli italiani sui partiti che partecipano governo di Giuseppe Conte ma anche su quelli dell'opposizione.
Sono tanti i sondaggi che si rincorrono, l'ultimo è quello diffuso il 2 maggio da Porta Porta su Rai1 ed effettuato da Euromedia Research.
Il vecchio centro-destra guidato dalla Lega
L'attendibilità dei sondaggi è stata spesso messa in discussione dai risultati reali, che spesso hanno rilevato percentuali diverse rispetto a quelle previste. Tutti gli istituti in questione, però, in questo momento, sembrano concordare su un aspetto: la Lega di Matteo Salvini, infatti, è destinata ad andare oltre il 30%. Secondo il sondaggio di Euromedia, diffuso nella trasmissione di Bruno Vespa il 2 maggio, si parla addirittura di 32,4% che farebbe del Carroccio di gran lunga il primo partito italiano. La leadership di Salvini all'interno del centro-destra non sarebbe quindi minimamente messa in discussione, considerato che secondo il medesimo sondaggio Forza Italia si assesta al 10,3%.
Mentre Fratelli d'Italia è accreditato del 5,3%, cifra che permetterebbe alla formazione di Giorgia Meloni di superare lo sbarramento, fissato per legge al 4%.
Pd-M5S: sarà testa a testa?
Il Movimento Cinque Stelle sembra quindi destinato a perdere il ruolo di primo partito italiano: secondo questo sondaggio infatti i "grillini" dovrebbero raggiungere il 20,6% dei consensi.
L'effetto Zingaretti non sembra portare grandi risultati al Partito Democratico, accreditato di un 20,3% che potrebbe lo portare ad insidiare la seconda posizione del M5S, ma che non rappresenta in alcun modo un risultato comparabile con quelli raggiunti alle precedenti elezioni europee. Fra gli altri vi è da segnalare +Europa di Emma Bonino al 3,8% (un dato che gli permetterebbe di sfiorare lo sbarramento), Europa Verde all'1,4%, La Sinistra all'1,5%.
Gli altri partiti minori, tutti sommati fra loro, raggiungerebbero il 4%.
Secondo le rilevazioni Euromedia Research ci sarebbe, inoltre, circa un 30% di elettori che non avrebbe ancora sciolto le proprie riserve rispetto alla preferenza da esercitare quando ci si recherà alle urne.