I vertici di CasaPound Italia hanno annunciato che è finita l'esperienza partitica del movimento di estrema destra originario di Roma. Andando maggiormente nei particolari, e stando a quanto viene riportato in un articolo pubblicato sul sito web de La Stampa, la decisione è stata comunicata dal leader della formazione Gianluca Iannone. Lo stesso Iannone ha specificato che, a seguito dei risultati delle recenti elezioni Europee, la stessa struttura partitica che si era data CasaPound non ha più senso di esistere e che il movimento tornerà ad essere fortemente militante.
La Raggi vuole la rimozione della scritta di CasaPound
La decisione della fine dell'esperienza partitica di CasaPound arriva a pochi giorni da un appello di Virginia Raggi nei confronti dello stesso movimento di matrice neofascista. Più specificatamente, la Sindaca romana ed esponente del Movimento 5 Stelle aveva chiesto la rimozione della scritta del movimento dell'estrema destra dalla loro sede storica, situata in via Napoleone III. Su ciò, c'è da dire che da diverso tempo l'esponente pentastellata chiede anche lo stesso sgombero della loro sede che fu occupata da diversi militanti nel lontano 2003.
Il leader Iannone: 'Continueremo la nostra battaglia identitaria e sovranista'
Stando sempre a quanto riportato sul già citato articolo de La Stampa, Gianluca Iannone ha affermato che CasaPound continuerà a far parlare di sé e a perseverare nella sua ''battaglia Politica''.
Andando nei dettagli, il fondatore del movimento dell'estrema destra neofascista ha dichiarato che CasaPound Italia si impegnerà sopratutto nel campo culturale e della militanza di base per continuare la sua lotta di stampo identitario e sovranista. Oltre a ciò, Iannone ha specificato che la stessa CasaPound è pronta a dialogare con tutte quelle forze politiche che si considerano nazionaliste e si oppongono all'agenda del globalismo.
In tal modo, il fondatore del movimento della destra radicale romana ha fatto capire che CasaPound rimarcherà il proprio sostegno parziale e indiretto alla Lega Nord e alle politiche di Matteo Salvini che sono considerate maggiormente condivisibili e vicine alla propria agenda politica e culturale. Inoltre, risulta alquanto probabile che il movimento laziale continuerà a tessere legami e contatti con altre realtà della destra radicale europea ed internazionale.
Difatti, da diverso tempo la stessa CasaPound Italia è considerata come un vero e proprio 'modello metapolitico' per diversi movimenti e partiti della destra radicale ed estrema attivi nei Paesi dell'Unione Europea e del mondo.