C'è una nave carica di migranti che da giorni vaga nel Mediterraneo. La sua pretesa è quella di poter attraccare in Italia, riuscendo a far leva su quello che è il diritto internazionale marino e che gli consentirebbe di arrivare nelle acque italiane quali "porto sicuro". Cosa che, invece, non sarebbe la Libia. Un'idea che mal si concilia con l'idea di Matteo Salvini che interpellato sulla vicenda ha espresso i soliti concetti di scarsa voglia di tornare indietro rispetto alla decisione di tenere i porti chiusi per le navi non profit che pattugliano il Mediterraneo e salvano migranti, dietro cui lui, invece, ha sempre detto di vederci interessi occulti da parte di qualcuno.

Sea Watch è il tema attuale

La Sea Watch che da giorni vaga nel Mediterraneo, stante l'attuale punto di vista di Matteo Salvini, non avrà vita facile rispetto all'idea di sbarcare in Italia. Il Ministro dell'Interno ha ancora una volta evidenziato come i porti italiani saranno sbarrati. Il Ministro nel trattare l'episodio ricorda come prima di fare dietrofront, la stessa nave avrebbe chiesto alle autorità libiche di sbarcare a Tripoli. Successivamente, però, secondo la ricostruzione del numero uno del Viminale avrebbe scelto di ritenere quello nordafricano un porto poco sicuro facendo rotta verso l'Italia. Una decisione che, se possibile, ha fatto stizzire ancora di più Salvini che spesso ricorda come l'Italia fornisca uomini e mezzi alla Libia affinché la aiuti nel fronteggiare le emergenze.

Una collaborazione che, soprattutto in Europa, non è vista di buon occhio.

Salvini scomoda personaggi famosi per illustrare il concetto

La politica messa in atto dal governo italiano non sembra trovare il gradimento da parte dell'Unione Europea. In particolare non sono visti di buon occhio i rapporti che il Bel Paese ha allacciato con la Libia.

Un punto di vista che, al momento, non sembra dare particolare preoccupazione al Ministro dell'Interno che ha dimostrato di avere scarsa considerazione dell'organo continentale. "Il parere del Consiglio d'Europa - ha evidenziato - per me vale meno che zero". Le sue dichiarazioni sono legittimate dall'espressione del concetto secondo cui, secondo l'attuale giurisdizione italiana, le ong sono fuori legge.

Poi sottolinea come questa Ong che, al momento, pretende di sbarcare in Italia vaga "a zonzo" per il Mediterraneo e nello stesso tempo, essendo battente bandiera olandese, avrebbe avuto il tempo di andare e tornare dall'Olanda." Poi arriva l'affondo particolarmente duro: "Possono mandare anche i Caschi blu, il commissario Basettoni, Pippo, Pluto e i Fantastici 4". Chiaro il suo niet: "Barchine e barconi non ne arrivano".