Nel giorno in cui Matteo Salvini arriva a Bibbiano per far sentire fisicamente tutta la sua solidarietà ai genitori dei bambini strappati, secondo le accuse, con la violenza e l’inganno alle loro famiglie, continua a tenere banco lo scontro all’ultimo sangue tra Pd e M5S. Nei giorni scorsi, infatti, il capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, aveva parlato del Pd come del “partito di Bibbiano”. I Dem avevano reagito in maniera scomposta annunciando, attraverso il loro segretario Nicola Zingaretti, querela nei confronti del Vicepremier. Oggi, durante la puntata del talk show Coffee Break, in onda su La7, la senatrice del Pd Simona Malpezzi e l’europarlamentare del M5S Ignazio Corrao hanno dato vita ad un rovente botta e risposta, con la Malpezzi che ha provato a rispedire al mittente le accuse del pentastellato, minacciando persino nuove querele nei confronti del Movimento.
Le accuse di Ignazio Corrao al Pd
“Nel momento in cui tre Sindaci del Pd sono stati raggiunti da provvedimenti giudiziari, non c’è stata alcuna presa di posizione da parte della segreteria politica nazionale - accusa i Dem Ignazio Corrao del M5S durante l’ultima puntata di Coffee Break - C’è stata la volontà di non parlare di questo, da lì nasce la polemica politica. Perché quando parliamo di bambini e dei fatti di Bibbiano stiamo parlando di una cosa davvero orribile. Per qualsiasi genitore il solo pensiero che alcune persone, pagate peraltro con denaro pubblico, possano fare violenza psicologica e cercare di aggirare la psiche di un bambino per sottrarlo ai genitori e darlo ad altri è qualcosa di terribile che mette terrore in tutti i cittadini italiani.
Il Pd ha sbagliato secondo me non perché faceva le violenze”.
La reazione di Simona Malpezzi: ‘Corrao ha paura della querela’
Quest’ultima dichiarazione di Corrao suscita nella Malpezzi una risposta ilare e, allo stesso tempo, minacciosa: “Ha paura della querela, Corrao ha capito finalmente che noi li quereliamo per le balle che hanno detto”.
Poi la senatrice Pd prosegue nell’accorata difesa del suo partito. Le accuse contro il Sindaco Pd di Bibbiano sono di abuso di ufficio. Da qui a farci denominare ‘partito di Bibbiano’, così come ha fatto il capo politico del M5S ancora ieri, noi no ci stiamo - si infervora la parlamentare Dem - Evidentemente Corrao ha deciso di mantenere questo tipo di approccio perché lo sa che partiranno le querele verso chi sta infangando il nome del Pd, i militanti, gli iscritti, i simpatizzanti.
Perché nel caso di Bibbiano la politica dovrebbe essere tutta unita e non comportarsi da sciacalli. Seconda cosa - prosegue la Malpezzi - la politica dovrebbe anche chiedere che vengano fatte le commissioni di inchiesta. Terza cosa, il Pd ha denunciato certi comportamenti, la hanno fatto i colleghi di quella zona perché molto probabilmente sono molto più vicini emotivamente a una situazione che colpisce tutti”. Ignazio Corrao non è d’accordo, “ma non è vero”, sbotta facendo no con il dito. “Invece di essere tutti uniti - lo ignora però la Malpezzi - è successo che qualcuno ha deciso di sollevare un polverone, di accusare ingiustamente il Pd infangandolo in maniera indegna per tenere sotto traccia un’altra questione, ovvero che il M5S ha finanziato quella onlus e Di Maio non ha detto nulla. Ma noi non siamo come loro, abbiamo solo detto che saremo vicini ai bambini e alle loro famiglie. Mi auguro che Corrao continui su questa traccia senza parlare del Pd come il partito di Bibbiano”.