Galeotta fu per alcune agenti della Polizia di Stato quella foto pubblicata sul suo profilo Facebook da Matteo Salvini che ritrae il Ministro dell’Interno felice e sorridente, abbracciato da alcune poliziotte. Il Pd, infatti, per bocca del deputato Carmelo Miceli, annuncia su Twitter un’interrogazione parlamentare sulla vicenda perché, aggiunge Miceli in una nota, a suo modo di vedere “potrebbe configurarsi una ipotesi di reato”. A scatenare la reazione scomposta del parlamentare Dem deve essere probabilmente stato l’accostamento fatto dal leader della Lega, sempre nella suddetta fotografia, tra la “delinquente” Carola Rackete, capitana della Sea Watch, e le “donne che difendono la legge”, ovvero le poliziotte.
Miceli si chiede: “Ma queste donne sapevano che sarebbero diventate oggetto di propaganda politica della Lega?”.
Carmelo Miceli annuncia un’interrogazione parlamentare
Matteo Salvini decide di pubblicare, nella serata di mercoledì 3 luglio, la fotografia che lo ritrae mentre viene ‘sommerso’ da un gruppo di allegre e rassicuranti poliziotte. L’immagine postata dal Ministro dell’Interno è sormontata dalla scritta “Io sto con le donne che difendono la legge, la vita e i confini...”. In fondo allo scatto, invece, appare la figura dal volto quasi smarrito di Carola Rackete, l’ormai famosa capitana della Sea Watch 3, sormontata dalla fine della frase precedente, lasciata volutamente a metà, “...non con le delinquenti”.
Insomma, per Salvini la ricca tedesca Carola sarebbe una delinquente, mentre non ci sono dubbi sulla bontà delle intenzioni delle rappresentanti della Polizia. Un accostamento che manda in bestia il deputato del Pd Carmelo Miceli il quale, poche ore dopo, posta un cinguettio nel quale, condividendo l’immagine ‘incriminata’, accusa apertamente il Ministro di aver diffamato la capitana Rackete e di essersene fregato della “privacy delle poliziotte”.
Insomma, Miceli ritiene ci si stato un “inaccettabile uso politico delle forze dell’ordine” e, per questo motivo, annuncia che il suo gruppo sta “depositando un’interrogazione parlamentare”.
LA #POLIZIA NON È PROPRIETA DI SALVINI
— Carmelo Miceli 🇮🇹🇪🇺⛴ (@carmelomiceliPD) 4 luglio 2019
Il Ministro dell’Interno ieri ha postato questa foto, diffamando la capitana Rackete, e fregandosene della privacy delle poliziotte. Un uso politico delle forze dell’ordine inaccettabile.
Stiamo depositando una interrogazione parlamentare. pic.twitter.com/Wlg8B0pmuV
I sospetti del parlamentare Pd sulle poliziotte
A corollario del suo atto di accusa verso Salvini e le poliziotte, Carmelo Miceli pubblica una nota (riportata da diverse testate come Il Giornale e Libero) in cui prova a spiegare le sue ragioni.
Secondo il deputato Pd, Salvini avrebbe utilizzato le agenti di Polizia solo per farsi “propaganda personale e politica”. Ma, fatto forse ancor più grave, le poliziotte, pur non avendo compiuto un atto illegittimo nel farsi fotografare con lui, “sapevano che sarebbero state utilizzate dalla macchina propagandistica della Lega per fare polemica politica?”. A questo proposito, Miceli spiega che “in assenza di specifica autorizzazione, potrebbe configurarsi ipotesi di reato”. Insomma, conclude il deputato Dem, la Polizia non rappresenta certo “la guardia personale di Salvini”. Il suo augurio è che il capo delle divise blu in persona, Franco Gabrielli, sia in grado di “arginare” quella che viene descritta come una “deriva pericolosa”.