Mario Monti non perde occasione per manifestare un punto di vista piuttosto critico nei confronti dell'attuale governo. A loro volta Lega e Movimento Cinque Stelle non hanno mai fatto capire di nutrire particolare simpatia nei confronti di colui il quale è stato il premier del governo tecnico che ha lasciato in eredità leggi come la Fornero, profondamente criticate da leghisti e grillini. Quella che, però, il senatore riserva alla squadra di Giuseppe Conte sulle pagine di Repubblica è una totale manifestazione di dissenso. Una lunga intervista (a firma di Francesco Manacorda), in cui muove critiche su diversi aspetti delle politiche messe in atto.

Monti critico su alcune dichiarazioni di Salvini sulla Russia

Questi sono i giorni in cui tiene banco la questione relativa ai presunti rapporti tra la Russia e la Lega. Interpellato sulla questione, l'ex presidente del Consiglio ha inteso evidenziare come i problemi di reputazione dell'Italia creati da Salvini risalgano a ben prima che i recenti fatti facessero esplodere la questione a livello nazionale. Il leader della Lega avrebbe, secondo Monti, messo in imbarazzo l'Italia già "con una lunga serie di atti e dichiarazioni, come quella in cui già lo scorso anno diceva a Mosca che là si sentiva molto più a casa e al sicuro che in tante capitali Ue". "Così - ha proseguito Monti - diventiamo un Cavallo di Troia piazzato in Europa".

Critiche bipartisan da Monti al Governo

Le critiche al governo non riguardano solo la Lega, ma nelle dichiarazioni coinvolgono anche il Movimento Cinque Stelle. A suo avviso i due partiti che reggono la maggioranza governativa italiana si sarebbero prefissati di cambiare l'Europa, ma questo cozzerebbe con i loro scarsi contenuti.

"La loro agenda - attacca Monti - è fatta di due istanze: fate la vostra parte sull'immigrazione e per il resto non rompete le scatole". Il senatore pur benedicendo la richiesta italiana sui migranti (la definisce "sacrosanta"), è scettico sulla pretesa di essere lasciati in pace rispetto alla convinzione dell'attuale governo che l'Italia cresca e crei lavoro anche con tanto deficit pubblico.

Poi arriva l'attacco più duro, quello secondo cui gli ultimi tredici mesi, a trazione Lega-M5S, avrebbero "stravolto la Politica estera ed europea dell'Italia" definita incoerente e lasciata intendere come regolata da mere logiche di partito. Evidente è il riferimento alle posizioni diverse avute dalle due forze governative italiane a Bruxelles negli ultimi fatti di cronaca politica. Poi però c'è un passaggio che sembra quasi gettare ombre rispetto al riposizionamento radicale dell'Italia sulla Politica Estera. Monti augurandosi che i due partiti finiscano per chiarirsi, si chiede quali siano le linee guida che regolano un certo approccio all'esterno da parte dell'Italia. Si chiede, infatti.

se ci sia un documento segreto alla base del radicale riposizionamento dell'Italia e poi si pone un interrogativo pesante: "E' un documento italiano o di qualche potenza ostile alla Ue?". Una domanda che, probabilmente, farà discutere.