Lo scenario politico italiano, secondo quelli che sono i responsi offerti da sondaggi e le ultime tornate elettorali, ha un dominatore assoluto: Matteo Salvini. Da tempo si cerca di capire quale potrebbe essere l'alternativa a questa escalation che, ad oggi, non accenna a diminuire. Nel frattempo, però, diversi esperti raccontano come una crisi di governo potrebbe aprire scenari in cui l'interesse di molti partiti potrebbe essere quello di evitare nuove elezioni e provare a comporre una nuova maggioranza formata, per esempio, dal Movimento Cinque Stelle e dal Partito Democratico.
Proprio su una eventuale alleanza di questo tipo si è espresso Matteo Salvini attraverso un lungo post in cui è tornato a manifestare una certa insofferenza verso un partito, quello a cui appartiene, che troppo spesso, a suo dire, lo attacca quasi fosse fosse un avversario politico.
Renzi invita a fare opposizione al governo
Con un filo di amarezza Matteo Renzi ha posto l'accento sul fatto che ogni qualvolta attacca Salvini o Di Maio, riceve quasi automaticamente dichiarazioni non proprio tenere da parte dei propri compagni di partito. "Penso - ha evidenziato - che il Pd dovrebbe occuparsi di fare opposizione al Governo, non a me". Poi, però, sposta l'attenzione su un altro aspetto, ossia su un'intervista di Franceschini che, a suo dire, per metà gli addebita le colpe di ciò che è successo in questo mese e per l'altra metà elogia il Movimento Cinque Stelle.
L'apertura verso i grillini sarebbe racchiusa in una precisa frase pronunciata da Franceschini, ossia: "Insieme possiamo difendere certi valori".
Renzi contro alleanza Pd-M5S
Renzi senza giri di parole manifesta tutta la sua contrarietà ad una eventuale alleanza con il Movimento Cinque Stelle. Elenca tre motivi. Il primo è aver governato assieme alla Lega consegnando il 35% dell'elettorato italiano a Salvini.
A ciò aggiunge che Franceschini, invece di dargli colpe dovrebbe fare leva sulla sua esperienza per analizzare le cose in maniera meno "rozza". Renzi, come seconda motivazione anti-M5S, sottolinea come non si tratti di un movimento democratico, ma di un qualcosa che fa leva su una "piattaforma opaca" e un "rapporto stravagante con la rete".
Infine, come terzo punto, sottolinea come sarebbe difficile stringere rapporto con chi, come Di Maio, definisce il Pd "il partito di Bibbiano". "Se qualcuno - scrive - vuole davvero fare l’accordo con i Cinque Stelle ci provi, alla luce del sole, senza dover attaccare me". E poi c'è una rilevazione importante:"Non voterò la fiducia a un Governo PD-Cinque Stelle. Chi vuole provarci lo faccia: nessuno potrà impedirmi di oppormi ad alta voce come è mio diritto". "Si può - conclude - rinunciare a una poltrona, come io ho fatto più volte, ma non si può rinunciare alla dignità".