Matteo Salvini è, indubbiamente, il politico del momento in Italia. Che si tratti di suoi avversari o detrattori o di alleati e sostenitori, cambia poco. Si parla spesso di lui che, nel tempo, è riuscito ad accaparrarsi una larga fetta di consenso che oggi pone la sua Lega oltre il 30% secondo le ultime elezioni europee ed i più recenti sondaggi. Il suo modo di parlare è spesso caratterizzato da toni ruspanti che, in alcune occasioni finiscono per urtare delle sensibilità. C'è chi, ad esempio, come il sottosegretario Spadafora, negli ultimi tempi, lo ha accusato di sessismo per i toni usati per il caso Sea Watch e per le dichiarazioni aventi come bersaglio il capitano Carola Rackete.

Ad allinearsi al pensiero c'è stata anche Maria Elena Boschi che, in un'intervista a Repubblica, ha comunque avuto modo di tirare delle frecciate al Movimento Cinque Stelle.

Ogni tanto riparte lo scontro nel governo

"Criminale, pirata, sbruffoncella" sono definizioni come queste, tra quelle riservate da Matteo Salvini a Carola Rackete, ad aver spinto il sottosegretario grillino del Movimento Cinque Stelle ad esprimere un'opinione che, di fatto, mina ai già fragili equilibri che tengono in piedi l'esecutivo. Il suo, tra l'altro, non è un parere qualunque, perché non riveste una carica qualsiasi all'interno dell'esecutivo. Si occupa, infatti, di Pari Opportunità e pesano abbastanza le parole con cui sottolinea che il modo di esprimersi del Ministro dell'Interno nei confronti del capitano della Sea Watch finisca per inserirsi perfettamente nel solco della "deriva sessista" che il Paese avrebbe perso.

A suo avviso la politica perde credibilità quando prova a tutelare le donne, se poi capita che le perole di un Ministro, come nel caso di Salvini aprano la scia dell'odio maschile verso le donne.

La Boschi condivide l'accusa di sessismo verso la Lega

Maria Elena Boschi, in un'intervista a Repubblica, ha detto di condividere il punto di vista di Spadafora sul sessismo della Lega e di Salvini, ponendo però un interrogativo.

"Mi chiedo - evidenzia la Boschi - però dove fossero i Cinque Stelle quando, durante la campagna elettorale, Salvini esponeva bambole di gomma, paragonandole alle sue avversarie politiche".

Maria Elena Boschi ha, inoltre, rivendicato che da ben prima dell'avvento del Movimento Cinque Stelle si provasse a contrattare quello che sarebbe il sessismo della Lega.

"Salvini - continua ai microfoni di Repubblica - ha grosse responsabilità su questo fronte, a cominciare dal fatto che non espelle dai suoi social gli odiatori delle donne. Però questo modo di procedere mi sembra ipocrita”. La Boschi si chiede inoltre come mai parlamentari (uomini e donne) del M5S non abbiano ancora scelto di schierarsi apertamente contro il sessismo della Lega.