Gli avvenimenti verificatisi in questi giorni circa la questione Sea Watch, e poi Alan Kurdi e Alex, hanno scatenato numerose reazioni e divisioni nel mondo della Politica, e non solo.

Infatti, le navi delle ong hanno salvato in mare numerosi migranti, e poi, per via del divieto di approdo sulle coste italiane, porto sicuro più vicino, sono state costrette ad ormeggiare a lungo al largo dell'isola di Lampedusa.

Infine, in seguito all'intervento e al dialogo delle istituzioni italiane ed europee è stato possibile procedere allo sbarco sull'isola. Il decreto sicurezza, un provvedimento promulgato dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini per arginare l'immigrazione clandestina in Italia, è stato oggetto di molte critiche.

L'intervento del sindacato di polizia Tissone

Dura la disapprovazione espressa dal capo dell'organizzazione di rappresentanza della Polizia di Stato, segretario nazionale del Silp Cgil e savonese Daniele Tissone. Il suo intervento è stato richiesto, come accade solitamente da procedura, dalle Commissioni riunite degli affari costituzionali e Giustizia della Camera dei deputati.

Il parere fornito ha riguardato differenti argomenti, tra cui l'aumentare incessante di pene e costruzioni giuridiche che sono fondate sull'insicurezza, sentita e portata avanti, generalmente, da programmi di propaganda che mirano agli animi, mentre tutte le statistiche oggettive la diminuzione dei vari fenomeni criminali, che non danno risposta all'allarme sociale suscitato.

Poi, intendendo il decreto come congegno scorciatoia, ha affermato che di fronte a ragioni di pericolo e urgenza inesistenti, la dialettica democratica è stata sopraffatta da una falsa raffigurazione della realtà in cui noi oggi viviamo. La discussione successivamente ha preso in esame ile requisizioni delle navi con a bordo migranti e il sindacato di polizia ha dichiarato che è evidente il proposito di non sottomettere al precauzionale vaglio della magistratura, istituzione priva di legami con altre, atti ablatori di notevole importanza che hanno delle conseguenze nella diplomazia, a lungo andare.

La preoccupazione principale

Infine è stato trattato il tema delle difficoltà affrontate dal corpo delle Forza di Polizia, tra cui nuovi istituti che forniscono pene e ammende e l'accrescersi di quelli già esistenti, il basso numero di organici e l'età inoltrata. Viene confermata dal sindacato di polizia Tissone anche un'intensificazione della criminalizzazione delle condotte originatasi a partire dall'immigrazione e dai confini ed è pervenuta negli spazi frequentati dal pubblico, cioè dove i cittadini scambiano idee e pensieri.

L'intervento è volto a termine dopo che è stato messo in luce la preoccupazione principale del sindacato di polizia Daniele Tissone: la strumentalizzazione dei corpi delle forze armate, che potrebbero agire alle dipendenze di chi governa, "riportando indietro l'Italia di quarant'anni". Ha concluso la discussione esprimendo tutta l'opposizione del Silp contro quest'alterazione dell'incarico democratico di sostegno nei confronti dei cittadini e della loro civile convivenza.