Continuano le trattative in merito alla formazione del nuovo esecutivo Pd-M5S: il partito di Zingaretti sembra potersi aprire ad un'ipotesi Conte Bis, a patto che siano accolte le proposte portate avanti dal Partito Democratico, più intenzionato ad aprire un percorso nuovo, con alcuni ministero di peso, come l'Economia e la Giustizia.

La posizione del PD

Nonostante un po' di sfiducia, con il segretario Nicola Zingaretti che inizia a pensare che Di Maio "questo governo non lo voglia più fare", il Partito Democratico sembra più propenso ad accettare l'ipotesi di Giuseppe Conte come Presidente del Consiglio, a patto che vengano rispettate altre condizioni.

Se il PD vuole inaugurare un percorso di discontinuità Politica, a partire da volti nuovi, il M5S fa quadrato intorno alla figura di Conte, e dopo lo sfumare dell'ipotesi Roberto Fico nei panni di nuovo Presidente del Consiglio, i democratici non sembrano avere molte alternative: se però conteranno più i programmi delle persone, al PD sembrano interessare due ministeri strategici, come quello dell'Economia e quello della Giustizia.

Al dicastero dell'Economia e dello Sviluppo Economico Zingaretti vorrebbe mandare i suoi fedelissimi, Antonio Misiani, e Paola de Micheli, mentre alla Giustizia prende piede l'ipotesi di un ritorno di Orlando. E il Ministero dell'Interno dovrebbe, nelle intenzioni del PD, restare fuori dal M5S, con il nome di Franco Gabrielli tra i più gettonati.

Venendo incontro al MoVimento, il PD non porrebbe alcun veto sulla riconferma di Elisabetta Trenta al Ministero della Difesa, di Sergio Costa all'Ambiente, su Di Maio (anche se in un altro ministero) e forse anche su Giulia Grillo al Ministero della Salute.

ll dialogo da riprendere

Ci sono ancora tanti interrogativi e il terreno è ancora fragile.

Il M5S insiste su Conte, sul taglio dei parlamentari e sugli altri 9 punti posti da Di Maio. "L'Italia non può aspettare il PD" fanno sapere i grillini e a loro replica Andrea Orlando, che sottolinea come sono giorni che "aspettiamo di parlare dei problemi del Paese mentre i 5 Stelle parlano di poltrone".

Le condizioni del PD devono ancora essere accettate dal M5S, e sono tante perché si possa trovare una soluzione equilibrata in tempi brevi: le trattative dunque si faranno sempre più intense, visto che martedì i principali partiti sono attesi al Quirinale per il secondo turno delle consultazioni.

Serve un'accelerazione e una volontà di trovare un accordo da entrambe le parti.

Nel frattempo i sondaggi registrano il calo della Lega, e sembrano dare in crescita sia il PD che il MoVimento, e il loro elettorato sembra più interessato ad un possibile governo giallo-rosso piuttosto che a tornare al voto in autunno.