Marco Travaglio con il suo consueto editoriale pubblicato da Il Fatto Quotidiano ha fatto il punto sulla situazione venutasi a creare attorno al governo di Giuseppe Conte. Lo ha fatto a modo suo, con una sottile ma assai pungente punta d'ironia. Il destinatario del sarcasmo del giornalista è Matteo Salvini che, secondo alcune ricostruzioni, non sarebbe adesso esattamente orgoglioso della mossa di revocare la fiducia al governo Conte. Una considerazione che, per molti, nasce dal fatto che il leader leghista avrebbe manifestato l'intenzione di tornare su suoi passi, a patto che si possano trovare nuove intese.

Un orizzonte che potrebbe anche nascere dal fatto che sulla Lega aleggerebbe lo spettro della costituzione di una nuova maggioranza Pd-M5S che, per il Carroccio, allontanerebbe in maniera considerevole l'agognata prospettiva elezioni. Ed è proprio sulla presunta ricerca di nuovi accordi con i grillini che Travaglio prende un po' in giro Salvini.

Travaglio parla della proposta Quirinale per Di Maio

Al momento, almeno nelle intenzioni del Movimento Cinque Stelle, non sembra esserci l'idea di ricostruire un sodalizio con la Lega. Paradossalmente, adesso, per i grillini c'è la possibilità di svincolarsi da Salvini che, per molti versi e per quasi un anno, ha fagocitato parte dei consensi precedentemente avuti dai seguaci di Grillo.

L'intenzione è quella di dire "no" ad eventuali nuove poltrone proposte, considerato che si vociferava che la Lega potesse anche benedire un nuovo governo con Di Maio premier. Travaglio proprio su questi punti prova a fare una ricostruzione artificiosa di quelle che potrebbero esser state le interlocuzioni tra Salvini e le personalità in ambito M5S.

Particolarmente ironico è il passaggio in cui rivela che Salvini potrebbe aver proposto a Di Maio la Presidenza della Repubblica. Un orizzonte abbastanza inverosimile considerato che il capo politico grillino ha 33 anni e ne servono 50 per essere eletti. A quella che sarebbe stata l'obiezione di Di Maio nella vicenda inventata, Salvini avrebbe risposto con "Cambiamo la Costituzione.

O eleggiamo tuo padre. Comunque avevi ragione: la Tav è una boiata. Fammi sapere, il mio telefono è sempre acceso”. Parole tese a sottolineare quella che sarebbe quasi una necessità di Salvini di ottenere un nuovo accordo.

Travaglio descrive interlocuzioni con tanti grillini

Quella con Di Maio è solo una delle diverse interlocuzioni che Travaglio inventa con i grillini. Che si tratti di Di Battista, Conte, Bonafede o Fico in tutti i casi si pone l'accento su un'apertura inverosimile da parte del leader della Lega. Un orizzonte difficile da immaginare considerato che, fino a una settimana fa, sembrava il padrone assoluto dello scenario politico, forte di un grande consenso riconosciutogli dai sondaggi e dai risultati dalle ultime europee.

In tutti i casi si pone in evidenza il fatto che i Cinque Stelle oggi preferiscono sbattere la porta. Travaglio chiude il suo editoriale sottolineando come ad oggi Salvini si sia seduto fuori da Palazzo Chigi con il cappello in mano ed un cartello eloquente: "Rovinato dalla crisi. Fino a 10 giorni fa ero il padrone dell’Italia”. Tuttavia, ad un certo punto nel racconto di Travaglio è arrivata la Polizia con un messaggio chiaro: “Lei è in arresto per accattonaggio molesto, ai sensi dei decreti Sicurezza uno e bis”, prima di portarlo via.