M5S e Pd sarebbero giunti a chiudere l’accordo per la formazione del governo Conte Due solo perché il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, desiderava garantire tramite Matteo Renzi un lasciapassare giudiziario al figlio Ciro, accusato di violenza di gruppo contro una giovane turista in Sardegna. È questa la provocatoria tesi di Vittorio Sgarbi, ripetuta sia nell’aula di Montecitorio, durante il dibattito sul voto di fiducia al governo, che negli studi Mediaset di Quarta Repubblica. In pratica, secondo Sgarbi, il Pd controllerebbe i giudici, potendo così garantire una sorta di protezione a tutti i suoi alleati politici.

Accuse gravissime che, al momento, oltre a non trovare riscontri, non hanno provocato nemmeno la reazione dei diretti interessati.

Vittorio Sgarbi ospite di Quarta Repubblica: ‘Grillo e Renzi per la prima volta uniti’

Il tema della fiducia ottenuta alla Camera dal governo Conte Due è stato al centro del dibattito andato in scena a Quarta Repubblica, il talk show di Rete 4 condotto da Nicola Porro, in onda tutti i lunedì sera. “Il potere forte in Italia è uno solo ed è iscritto al Pd: Sergio Mattarella. Uno di loro, come Napolitano e Scalfaro - attacca a testa bassa Vittorio Sgarbi di fronte agli altri ospiti come Sansonetti, Capezzone e Pedullà - Era tristissimo quando l’accordo tra M5S e Pd stava per non riuscire, poi è apparso euforico.

Ha fatto un governo contro natura perché il risultato delle Europee era chiarissimo. Il potere forte in Italia si chiama Mattarella - ribadisce il professor Sgarbi con la solita veemenza dialettica - ed è un compagno di Renzi e Zingaretti, è stato in Parlamento con me, è sempre stato contro Berlusconi e oggi è contro Salvini.

Non è sopra le parti, è il potere forte che poteva sciogliere il Parlamento, ma poi invece ha ascoltato il grido disperato di Grillo e di Renzi - ecco il colpo basso contro il guru M5S - per la prima volta uniti in nome di una cosa: Salvare il c… al figlio di Grillo. Beppe Grillo si è calato le brache di fronte a Renzi per tentare di garantire la incolumità del figlio.

Una cosa tenera e patetica”.

Sgarbi: ‘Grillo ha fatto Di Maio Ministro degli Esteri cercando copertura del Pd che controlla i giudici’

Insomma, una accusa chiarissima quella di Sgarbi a Grillo: essersi accordato col Pd solo per salvare il figlio dai guai giudiziari. Concetto già espresso poche ore prima, durante il suo intervento alla Camera. “Quando il figlio dell'elevato Grillo è stato accusato di violenza carnale - aveva ipotizzato - il padre ha fatto Di Maio Ministro degli Esteri, cercando la copertura del Pd che controlla i giudici, come si è visto bene con il caso Palamara”. Lo stesso Beppe Grillo, aveva aggiunto sibillino, “si è agitato come un ossesso per fare un governo amico con il nemico Renzi, rinnegando il suo M5S per arroccarsi nel Palazzo”.