Nei mesi scorsi la Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un'indagine sugli spostamenti dell'ormai ex ministro dell'Interno Matteo Salvini per accertare se vi fosse stato, o meno, un uso indebito dei voli di Stato. Ora, dopo aver disposto l'archiviazione del procedimento, ha deciso di trasmettere gli atti ai colleghi della sezione penale. I magistrati contabili hanno concluso che sebbene il segretario della Lega avesse ottenuto in vantaggio da quei voli, nel merito, per le casse pubbliche, non si sarebbe riscontrato un danno erariale.
L'indagine
L’indagine dei magistrati della Corte dei Conti si era concentrata su 35 voli dei Vigili del Fuoco e della Polizia che l'ex ministro Salvini ha preso, a partire da giugno 2018, per partecipare ad eventi istituzionali, unendo, però, in molti casi anche attività di partito. Il leader del Carroccio, con ogni probabilità, era a conoscenza dell'indagine, infatti, lo scorso maggio, a Napoli, durante un comizio aveva ironizzato con i suoi sostenitori: "Tornerò, ma in bicicletta e non più in aereo, perché qualcuno guarda anche come vengo". Quindi aveva ricordato di volare per lavoro e non per mangiare una pizza sul lungomare
Il Dipartimento di Pubblica sicurezza, con una nota ufficiale, aveva precisato che il ministro dell'Interno aveva diritto, per ragioni di sicurezza, ai voli di Stato ed il Viminale era intervenuto per puntualizzare che Salvini non aveva mai utilizzato quei voli per motivi diversi a quelli legati al suo ruolo istituzionale.
Utilizzo illegittimo
I pubblici ministeri contabili, al termine dell'istruttoria, hanno però stabilito che Matteo Salvini ha fatto un utilizzo illegittimo dei voli di stato che - almeno in linea teorica - sono deputati solamente per alti fini istituzionali delle 5 più alte cariche dello Stato (tra le quali non compare il ministro dell'Interno) e non, quindi, per ordinari spostamenti.
La parola, a questo punto, passa ai magistrati della procura di Roma.
Tuttavia, per quanto riguarda la competenza della magistratura contabile, non sono emersi elementi ritenuti sufficienti a sostenere in giudizio una contestazione di responsabilità amministrativa. Nel dispositivo a carico del leader della Lega si legge che effettivamente è stato appurato che a partire dal primo giugno 2018 sono stati effettuati, per i trasferimenti su territorio nazionale del Ministro dell'Interno (e del personale al seguito: capo segreteria, scorta, capo ufficio stampa) 20 voli con aerei P180 ,14 voli con elicotteri in dotazione alla Polizia di Stato ed un volo con aereo P180 in dotazione ai Vigili del Fuoco.
La Corte dei Conti, evidenziando che è stata illegittima la scelta di consentire l'uso d voli di Stato per rispondere alle finalità di trasporto aereo del Ministro, ha anche dichiarato che non è possibile stabilire un danno erariale in quanto i costi non sono stati palesemente maggiori a quelli che l'Amministrazione dell'interno avrebbe sostenuto scegliendo dei voli di linea.
L'attuale normativa vigente, ricordiamo, prevede che i voli di Stato, salvo eccezioni specificamente autorizzate, sono limitati al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato ed al Presidente della Corte costituzionale. Inoltre, sottolinea che i suddetti velivoli sono stati acquistati per rispondere a finalità di tipo operativo e non per il trasporto di autorità (o, tanto meno, per agevolare lo svolgimento della loro attività istituzionale).