Al centro di un'istanza della Uilpa PolPen (Polizia Penitenzia) per un incontro urgente con i vertici nazionali del Dipartimento di Giustizia Minorile, l'impiego del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che presta servizio presso gli UEPE (Uffici di Esecuzione Penale Esterna). La nota, inoltrata con tale richiesta, è firmata dal S. Commissario nazionale Uil Pubblica Amministrazione PolPen Armando Algozzino che esorta a porre l'attenzione sul rispetto del ruolo istituzionale del Corpo proprio per il lavoro che esso svolge nelle articolazioni territoriali degli UEPE.
Un incontro preventivo
Lo stesso Algozzino ha poi spiegato e sottolineato che la bozza del documento disciplinare per l'impiego del personale presso gli Uffici non è stata inoltrata alle organizzazioni sindacali bensì ai direttori per i suggerimenti di competenza. Per evitare, dunque, eventuali equivoci che potrebbero sorgere riguardo a tale inadempienza, la Uilpa PolPen ha richiesto un incontro preventivo in attesa che anch'essa riceva il documento sopra esposto.
Come sono configurati gli UEPE
Gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna sono carenti come numero di unità impiegate, ma sono già stati formalmente costituiti con un apposito decreto e, al loro interno, - ha specificato Algozzino - vi lavorerà il personale di Polizia Penitenziaria che sostituirà e svolgerà le mansioni fino ad ora ricoperte dalla Polizia di Stato per la magistratura di sorveglianza.
La funzione di tali Uffici ha specificato l'esponente sindacale - è configurata quali commissariati della Polizia Penitenziaria, costituiti da personale appositamente formato a svolgere compiti prettamente istituzionali di Polizia, e diretto da un commissario.
A seguito di quanto stabilito in merito alla contrattazione nazionale, le unità che verranno impiegate presso gli uffici UEPE distrettuali ed interdistrettuali saranno implementate di ulteriori 118 unità che si andranno ad integrare a quelle attualmente previste e per la cui attuazione si attende il formale interpello da parte dell'Amministrazione.
Algozzino ha, infine, sottolineato quanto la Polizia Penitenziaria sia cambiata nel corso degli anni, manifestando una notevole evoluzione in termini di professionalità e presa in carico di ruoli precedentemente ricoperti da altre Forze dell'Ordine: traduzioni, presenza nelle aule dei Tribunali e, adesso, presso gli UEPE che rappresentano un'ulteriore vittoria del Corpo.
Proprio alla luce di tali qualità espresse dal Corpo - ha concluso Algozzino - trasformare questo progetto in un'opera incompiuta potrebbe rivelarsi un'occasione mancata, a maggior ragione se questo prevede già un decreto approvato e redatto insieme alle organizzazioni sindacali: ecco perché lo stesso ha lanciato un allarme in sede dipartimentale affinché non resti solo un "progetto sulla carta".