Il prossimo commissario europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni del Pd, è stato ospite di Otto e mezzo nella serata di martedì 5 novembre. Durante il talk show condotto da Lilli Gruber, alla presenza del direttore de L’Espresso Marco Damilano, l’ex Premier italiano ha toccato diversi temi dell’attualità Politica. Dall’emergenza Ilva, l’acciaieria di Taranto che rischia la chiusura, all’opinione sul nuovo governo formato dal suo partito con il M5S. Dal giudizio non troppo lusinghiero dato nei confronti di Matteo Renzi, alla conferma di aver già mollato il ruolo di Presidente del Nazareno, ma di non avere nessuna intenzione di uscire dal Pd.
Forte anche la rivendicazione del memorandum sui migranti firmato con la Libia quando lui era a Palazzo Chigi e Marco Minniti al Viminale. Ma il punto più interessante della discussione si è raggiunto quando Gentiloni ha candidamente rivelato il sollievo registrato nei corridoi di Bruxelles alla notizia della caduta del governo gialloverde provocata da Matteo Salvini.
La rivelazione di Paolo Gentiloni: ‘Europa sollevata da quello che è successo in Italia’
“Quando si insedierà la commissione europea, il 1° dicembre oppure andremo oltre?”, domanda Lilli Gruber, ansiosa di sapere quando Paolo Gentiloni si insedierà ufficialmente nel ruolo di commissario europeo agli Affari Economici, ricoperto fino ad oggi dal francese Pierre Moscovici.
“A oggi direi che è molto probabile che si arrivi a quella data”, risponde timidamente l’alto esponente del Pd. “Senta, ma è vero che da quando non c’è più Salvini al governo l’Unione Europea è più morbida con l’Italia, soprattutto con i nostri conti pubblici, con le nostre manovre economiche e con tutto quel dossier spinoso?”, lo incalza la conduttrice di Otto e mezzo.
“Io non penso che ci sia particolare morbidezza - la stoppa educatamente il ‘conte’ Gentiloni Silverj - penso, e non vedo nulla di scandaloso in questo, che l’Ue sia sollevata da quello che è successo in Italia”.
Ue contro Salvini: ‘L’Italia è tornata tra noi’
Paolo Gentiloni prova a spiegare meglio quest’ultimo concetto. “Nel senso che avere uno dei tre grandi Paesi europei, uno dei sei fondatori, con un governo che, diciamo così, puntava in altre direzioni a livello internazionale, era considerato molto negativamente”, punta il dito contro il governo Conte I formato da M5S e Lega.
“Il fatto che l’Italia è tornata tra noi - prosegue con entusiasmo crescente l’ex Premier Pd - questo è un po’ il sentimento che si vive in Ue, io lo considero un punto d’onore di questo governo. Perché - aggiunge con orgoglio Gentiloni - non significa che c’è qualche burattinaio che muove l’Italia. Significa che l’Italia, che ha una storia europeista, è tornata a quella storia. E ci fa bene anche economicamente”. La Gruber decide di approfittare della situazione per affondare il coltello nella piaga del leader leghista. “Che pensa di Salvini nella nuova versione filo europeista?”, domanda con impertinenza. “Mah, sinceramente non troppo - fa spallucce il suo interlocutore - Penso lei si riferisca all’intervista rilasciata al quotidiano Il Foglio, di cui sono un sostenitore. Non penso però che un’intervista al Foglio abbia cambiato la posizione di Salvini”.