Nella puntata del 5 novembre di "DiMartedì" su La7 è intervenuta, come spesso ormai accade nella trasmissione condotta da Giovanni Floris, la professoressa Elsa Fornero, ex ministro del Lavoro. Ma in quest'ultima puntata, anziché soffermarsi come spesso sui temi previdenziali e pensionistici, la docente è entrata direttamente nel dibattito politico, in particolare attaccando su diversi aspetti il leader della Lega Matteo Salvini.

Fornero: 'Migranti? Dire che vanno aiutati a casa loro, è una sottile forma di razzismo'

Elsa Fornero ha iniziato affermando: "Chi è al Governo ha maggiori possibilità di promuovere delle politiche concrete e di risolvere i problemi degli italiani: il consenso di chi governa cresce solo se agisce con forza e concretamente".

Poi il dibattito si è spostato su Matteo Salvini, sul quale il conduttore Floris ha incalzato più volte la professoressa, che ha detto: "Io non credo alla sua trasformazione, ovvero che ogni tanto si comporta come un lupo che si traveste da agnello. Lui si basa sulla negazione della complessità dei problemi e si propone come l'eroe che li risolve tutti, come se i problemi dipendessero solo dalla cattiva volontà degli altri".

In particolare parlando del tema dell'immigrazione, sempre parlando dell'ex ministro dell'Interno, la Fornero ha affermato: "Io credo che se uno vuole chiudere gli occhi di fronte al problema di chi cerca rifugio da tremende repressioni, guerre, violenze e povertà estrema nei propri paesi, se uno dice che vanno lasciati là, che al limite vanno aiutati a casa loro, questa è una forma di razzismo seppur sottile.

Non dico che il problema dell'immigrazione sia facile, però bisogna affrontarlo diversamente".

'A Salvini non perdono le piazzate squadriste davanti casa dei miei genitori nel paese dove sono nata e cresciuta'

La ex ministra del Lavoro poi fatto uno sfogo personale: "Io con Salvini un po' ce l'ho. Non cristianamente, ma un po' ce l'ho con lui.

Io non gli perdono quelle piazzate squadriste che lui fece per ben due volte davanti casa dei miei genitori. Io non trovo altre parole per definire quelle manifestazioni. I miei genitori non erano più in vita, ma lì c'era mia sorella, quello è il paese in cui sono nata e cresciuta. Quelle spedizioni francamente non gliele perdono, neanche dopo le parole del cardinale Ruini".

E proprio riguardo alle recenti dichiarazioni dell'alto prelato che auspicava un maggiore ascolto del mondo cattolico verso Salvini, la Fornero ha concluso spiegando: "Ho trovato le sue parole un po' bizzarre. Credo che sull'esibizione provocatoria di simboli religiosi che ci sia molto da discutere, tutto sommato i valori invece si portano avanti con i comportamenti e con la coerenza, Salvini è tutto meno che coerente, pensa solo ai voti da prendere".