Il M5S decide di usare il bastone e la carota nei confronti del neonato movimento delle sardine. Il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, in occasione della sua visita agli attivisti pentastellati di Bologna, patria delle sardine, ha usato toni pacati, invitando tutte le forze politiche a non tentare di strumentalizzare e tirare per la giacchetta i giovani scesi in piazza. Insomma, un ramoscello d’ulivo teso verso Mattia Santori e compagni. Allo stesso tempo, però, ci pensa il consigliere regionale del Lazio, Davide Barillari, ad andarci giù pesante.

In un messaggio pubblicato sul suo profilo Twitter, Barillari bolla il fenomeno sardine come una “operazione di marketing di Repubblica pilotata dal Pd contro Salvini”. Cinguettio che scatena l’ilarità social, con l’hashtag #Soros divenuto di tendenza, visto che il pentastellato viene accusato ironicamente di non aver citato il magnate di origini ungheresi.

L’appello di Di Maio: ‘Parlamentari, partiti e politici lascino stare le sardine’

Il M5S prova a disinnescare le sardine in vista delle elezioni Regionali in programma il 26 gennaio prossimo in Emilia-Romagna. Ora che il Movimento, dopo il voto online su Rousseau, è stato costretto a scendere in campo in una tornata elettorale che i vertici avrebbero voluto evitare, non resta altro da fare che rimboccarsi le maniche.

Per questo il leader in persona si è recato a Bologna. “I parlamentari, i partiti, i politici lascino stare quelle persone che hanno rappresentato un grande momento di partecipazione e sarà tale e potrà crescere se nessun partito metterà il cappello su quella realtà - ha riferito Di Maio ai giornalisti a margine dell’incontro con gli attivisti a 5 Stelle - noi non lo vogliamo fare.

Non ci interessa colorare quella manifestazione di piazza. Chiedo a tutti i partiti di non provare a mettere il cappello sulle piazze delle sardine”. Insomma, a detta di Di Maio, il Pd deve mettere giù le mani dal movimento emiliano. Il nome del partito di Nicola Zingaretti non viene pronunciato, ma il riferimento è chiaro, visto che i partiti di sinistra attualmente non avrebbero nemmeno la forza per mettercelo il cappello sulle sardine.

Il post di Barillari scatena la bufera social: ‘Operazione di marketing di Repubblica’

Se Luigi Di Maio sceglie di solleticare l’orgoglio delle sardine allo scopo di evitare che vengano fagocitate dal Pd, il consigliere regionale pentastellato del Lazio, Davide Barillari, non la tocca altrettanto piano. “Sardine operazione di marketing di Repubblica, pilotata dal Pd, che cerca di sviare l’attenzione dai disastri di Zingaretti intortando i giovani e aizzandoli contro Salvini”, denuncia su Twitter l’esponente M5S.

Un giudizio durissimo che descrive le sardine come delle marionette plasmate dal quotidiano progressista Repubblica solo allo scopo di gettare fango sul leader della Lega e favorire il Pd.

Accuse che, come detto, scatenano il web. L’hashtag #Soros è divenuto rapidamente trend su Twitter, visto che in molti accusano ironicamente Barillari di aver dimenticato solo di accusare George Soros di essere il burattinaio delle sardine.