Al termine del Consiglio Europeo, il premier Giuseppe Conte è stato protagonista di un botta e risposta in conferenza stampa con un giornalista. Il Capo del Governo, infatti, ha rivendicato la propria autorevolezza nel confronto appena terminato con gli interlocutori europei.

Il suo intervento è avvenuto al termine di una seduta incentrata proprio sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES). Il premier ha dichiarato che la credibilità internazionale dell'Italia è stata confermata dall'alta considerazione riscontrata durante il summit. E, rivolgendosi ad un giornalista, ha definito "italoscettico" chi mette in discussione tutto ciò.

Manca ancora una data per la firma del nuovo Mes

L'ultimo Consiglio Europeo era particolarmente atteso, poiché ci si sarebbe soffermati sul MES, argomento molto discusso in Italia in questi giorni. Il presidente Charles Michel ha sottolineato che sono stati fatti dei progressi sugli accordi, aggiungendo però che sarà necessario continuare a lavorare a "livello di ministri".

Al momento non è stata indicata alcuna data o scadenza utile per apporre le firme su negoziati o intese. In particolare, considerata la delicatezza del tema, bisognerà trovare una soluzione relativa all'Unione Bancaria e al bilancio dell'Eurozona.

Conte risponde con orgoglio al giornalista

È stato un Giuseppe Conte molto deciso quello che, rispondendo ad un giornalista, ha parlato del suo operato sul Mes, soprattutto dopo le polemiche registrate nei giorni scorsi: "Se - ha evidenziato - abbiamo il Parlamento dietro che è sovrano, non dobbiamo vergognarci di nulla".

Il premier ha lasciato intendere di non gradire affatto dubbi e critiche sulla credibilità dell'Italia: "Non è in gioco - ha affermato - la credibilità di nulla, se non è stata apposta nessuna firma. Lei sta sbagliando completamente prospettiva".

Il Presidente del Consiglio ci ha tenuto anche a rimarcare una certa linearità nelle sue posizioni: "La credibilità è dimostrata dal fatto che non ho cambiato idea.

Nel mio intervento mi sono richiamato in continuità con l'intervento che ho fatto a giugno. Non c'è stato lo spostamento di un millimetro".

"La credibilità - ha incalzato - è dimostrata non dalle chiacchiere, ma dal fatto che c'è stato un intervento unanime che ha accettato il wording diverso che non è soltanto di forma, ma sostanziale, che ho suggerito, senza nessuna critica".

Con queste parole, dunque, il premier italiano ha lasciato intendere come la sua sia considerata un'opinione autorevole nell'ambito del Consiglio Europeo.

"Se gli altri - ha continuato - ci seguono, condividono e mi appoggiano tutti, e lei ritiene che io perdo credibilità, lei è un italoscettico. So - ha concluso Conte - che è materia opinabile, ognuno ha le sue opinioni. Però mi lasci esprimere anche le mie".