La seconda parte del 2019 ha avuto come protagonista della scena politica un movimento che, di fatto, non è un partito. Il riferimento è ovviamente alle Sardine che, per il momento, non hanno manifestato l'intenzione di entrare attivamente in politica. C'è curiosità, però, di capire come si evolverebbero gli scenari del consenso qualora decidessero davvero di scendere in campo come fu per il Movimento Cinque Stelle. Il sondaggio svolto da Tecnè e divulgato dalla trasmissione di Rete 4 Quarta Repubblica ha messo in evidenza come l'eventuale discesa in campo delle Sardine rischierebbe loro malgrado di favorire la coalizione composta da Lega Nord, Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Lo scenario senza Sardine
Non è un mistero che le Sardine nascano per chiedere toni diversi da quelli utilizzati da Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Una voce discorde da quella di un Paese che al momento potrebbe essere pronto a consegnare il paese al centrodestra, qualora le intenzioni di voto emerse dai sondaggi dovessero essere confermate da nuove elezioni.
Il sondaggio Tecnè divulgato da Quarta Repubblica nel primo scenario pone l'eventuale consenso di ciascuno schieramento in vista di possibili elezioni politiche, senza le Sardine. Nel primo caso la coalizione composta da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia si vede riconosciuta complessivamente una percentuale pari al 51,3%. Un dato che, naturalmente, la porrebbe vincitrice su qualsiasi possibile unione dei partiti rivali. Al momento, considerandole realtà differenti, si avrebbero infatti il 18,9% del Partito Democratico, il 3,9% di Italia Viva, il 15,7% del Movimento Cinque Stelle ed il 10,2% di altri partiti.
Il 41,4% degli interpellati si iscriverebbero, al momento, nella lista degli incerti o dei potenziali astenuti.
Con le Sardine centrodestra sempre oltre il 50%
Qualora dovesse essere creato un partito o comunque una lista "6000 Sardine" secondo Tecnè si assisterebbe ad uno scenario che rischierebbe di essere favorevole a Salvini, alla Meloni ed al centrodestra in generale.
Alle Sardine viene infatti riconosciuto un 7,9%. La domanda logica, a questo punto, diventa cercare di capire da dove questo consenso potrebbe arrivare. Innanzitutto dagli astenuti e dagli incerti che scenderebbero dal 41,4% al 40,6%. Il Pd perderebbe l'2,8%, Italia Viva lo 0,2%, il Movimento Cinque Stelle il 2,6%. I tre partiti andrebbero così ad assestarsi rispettivamente al 16,1%, al 3,7% e al 13,1%.
Calo anche per gli altri partiti che scenderebbero all'8,5%, partendo dal 10,2%. Lieve perdita anche per la coalizione Lega-Fratelli d'Italia e Forza Italia (-0,6%). Tuttavia, il centrodestra da questa situazione trarrebbe beneficio perché, restando oltre il 50% (50,7%) ed avendo certezza di vincita, vedrebbe ulteriormente frammentata la concorrenza e soprattutto aumentato il margine sugli altri partiti come il M5S ed il Pd. Occorre, inoltre, ricordare che un'eventuale alleanza tra le Sardine e gli altri partiti come i dem sarebbe tutta da verificare, considerata la natura eterogenea dei simpatizzanti delle Sardine sotto il profilo politico.