Abbassare l'età pensionabile, senza far gravare la cosa sulle generazioni future. Quando si inizia a parlare di riforma delle Pensioni è la sfida che ciascun governo si prefigge di vincere. E non è detto che ce la faccia. È quanto emerge dall'analisi pubblicata dall'ex Presidente dell'Inps Tito Boeri su Repubblica. Anzi, l'ex numero uno dell'ente previdenziale ha manifestato un certo scetticismo rispetto all'idea che l'obiettivo possa essere centrato. Un punto di vista contro il quale si è scagliato Diego Fusaro. Il filosofo, attraverso il suo sito, è tornato con la memoria ai tempi in cui l'età per uscire dal mondo del lavoro è stata innalzata per effetto della legge Fornero, risalente la governo Monti.

Boeri sottolinea come ci si preoccupi troppo delle pensioni

Tito Boeri, prima di lasciare la presidenza dell'Inps, era stato protagonista di scontri abbastanza ruvidi con l'allora governo Lega-Movimento Cinque Stelle. Erano tempi in cui le due forze politiche spingevano per Quota 100 ed il superamento della Legge Fornero. Lui, invece, manifestava perplessità rispetto alla sostenibilità di misure che potessero in qualche modo sovraccaricare le spese dell'ente previdenziale, senza creare i presupposti per creare nuovo lavoro. Fecero scalpore, ad esempio, le sue dichiarazioni relative al fatto che gli immigrati potessero pagare le pensioni agli italiani. Nel suo editoriale su Repubblica è tornato a lanciare un allarme relativamente alla sostenibilità del sistema previdenziale.

Ha sottolineato come, a suo avviso, abbassare l'età pensionabile finirebbe per violare il patto tra generazioni. In sostanza agevolare i pensionamenti con requisiti, soprattutto anagrafici, inferiori a quelli previsti equivale a generare un fardello che graverà sul futuro dei più giovani.

Boeri non ha, inoltre, mancato di mettere in evidenza sue perplessità rispetto al modo in cui viene affrontato il tema.

"Strano paese - ha scritto - il nostro: tutti pensano alle pensioni, ma nessuno alla previdenza. In Italia non si fa altro che parlare di pensioni". Per lui il vero problema è disoccupazione giovanile.

Fusaro contro la legge Fornero

È stato lo stesso Diego Fusaro a richiamare l'editoriale di Tito Boeri apparso su La Repubblica.

Il filosofo ha manifestato in maniera chiara riserve rispetto al fatto che abbassare l'età per uscire dal lavoro possa, in qualche modo, violare quello che può essere considerato il rapporto tra generazioni. E lo ha detto senza mezzi termini: "No, - ha scritto - è alzare l’età pensionabile, modalità riforma Fornero, che è un attentato liberista al quale occorre reagire".

Il filosofo più volte ha apertamente manifestato la sua disapprovazione per quello che è il modus operandi del governo guidato da Mario Monti. Una squadra di cui faceva parte Elsa Fornero, il cui nome è ancora associato a quello della legge previdenziale attualmente in vigore in Italia.