Diego Fusaro, in un video apparso sul suo canale Youtube, è tornato ad esprimersi sul Coronavirus. L'emergenza virale si sta, purtroppo, diffondendo a macchia d'olio nel Nord Italia e questo ha portato il filosofo a riflessioni che sono destinate a far discutere. Ha detto a chiare lettere di come attorno alla vicenda che sta inquietando il Paese si stiano annidando 'menzogne' e 'fandonie'. A ciò ha aggiunto la critica rispetto al fatto che sono stati scambiati provvedimenti di vitale importanza come la 'quarantena' e la 'chiusura delle frontiere' come azioni autoritarie.
Coronavirus: per Fusaro la situazione è seria
Diego Fusaro ha posto l'accento sul fatto che, prima che i casi diventassero tanti, si tacesse sulla gravità di quanto poteva accadere. "La situazione - ha detto - è seria, solo come ora ci è stato comunicato". "Si è preferito - ha incalzato - fingere che tutto rientrasse nella normalità". Il filosofo non ha mancato di puntare il dito su chi, a sua avviso, ha una parte della paternità di quello che si sta verificando. "Dipende - ha evidenziato - in larga parte dalla politica che non ha adeguatamente tutelato la salute della nazione in nome del pensiero unico eticamente corretto ed eticamente corrotto che prescrive l'apertura incondizionata all'altro.
Quando anche ciò costi la vita del vicino". L'accusa verso la classe dirigente del Paese è risultata piuttosto chiara.
Fusaro parla di fandonie e menzogne dette
Riguardo all'emergenza coronavirus ha aggiunto: "Mai come oggi - ha proseguito - ciò appare favorito dai processi di globalizzazione ''sans frontieres'". "Tra le grandi menzogne - ha evidenziato Diego Fusaro - voglio rammemorare quella secondo cui solo pochi si ammalano seriamente".
"Un'altra menzogna - ha incalzato - che merita di essere sconfessata è solo quella secondo cui sono le persone anziane sarebbero a rischio". Per avvalorare questo dubbio cita l'esempio del podista trentottenne in condizioni critiche corrispondente al paziente 'numero uno' e considerato come una persona in salute. "Un'altra fandonia - ha proseguito - chiede di essere posta in evidenza.
La fandonia per cui attuare la quarantena sarebbe razzista e dittatoriale. Non farla è mortale. Non si tratta di odiare l'altro, ma di difendere i cittadini dello Stato".
"Chiudere le frontiere si dice che è dittatoriale. Nient'affatto. Chiudere le frontiere - ha tuonato Fusaro - all'occorrenza è proprio di uno Stato sovrano nazionale democratico che sappia aprire e chiuderle secondo ragione". Dura anche la chiosa come morale di questa storia: "Per non fare torto al lontano, si condanna a morte il vicino".
Parole quelle di Diego Fusaro che sono destinate a far discutere.