L'emergenza sanitaria da Covid-19 è diventata anche emergenza economica: ogni nazione sta cercando una strada per sostenere imprese e famiglie ed evitare dunque il dilagare di una crisi sociale che potrebbe persino mietere più vittima di quella pandemica. La Banca Centrale Europea ha così aggiunto altri 750 miliardi di euro al quantitativo easing stanziato per sostenere l'economia europea di fronte all’emergenza Coronavirus.
Nella speranza che presto si possa trovare una quadra a livello internazionale, il dibattito su cosa fare in Italia prosegue.
Elena Bonetti, Ministra per le Pari opportunità e la famiglia, ha infatti proposto di estendere l'assegno destinato ai nati nel 2020 a tutti i figli fino ai 14 anni. Si tratta di un bonus che va dagli 80 ai 160 euro al mese a seconda della fascia di reddito ISEE di appartenenza.
Estensione bonus nuovi nati del 2020
Dal 1° gennaio 2020, grazie alla nuova Legge di Bilancio, è entrato in vigore un bonus a sostegno delle famiglie con nuovi nati: l’assegno varia in base al reddito ISEE - 160 euro al mese per le famiglie con reddito fino a 7000 euro, 120 euro per le famiglie con reddito tra i 7 ed i 40mila euro ed 80 euro per le famiglie con reddito superiore - e viene elargito mensilmente sino al compimento del primo anno d'età o del primo anno d'ingresso nel nucleo familiare a seguito di un'adozione o di un affidamento preadottivo.
Il pagamento dell’assegno viene effettuato dall’Inps, tramite bonifico bancario, accredito su conto corrente, libretto postale o carta prepagata.
Fin qui la misura ordinaria che la Ministra Bonetti ha però proposto di estendere a tutte le famiglie con figli minori di 14 anni per fronteggiare le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus: nell'ambito del medesimo intervento, riportato anche dalla Adnkronos, la Ministra ha poi ribadito di voler incrementare i fondi per i congedi familiari ed i voucher babysitter, che, al momento, ammontano a poco più di un miliardo di euro.
Sempre la Bonetti sta continuando la propria battaglia di sensibilizzazione volta a consentire da parte del governo un minimo di attività psico-motoria ai bambini sempre e comunque nel rispetto della quarantena forzata cui è sottoposta al momento tutta la nazione: in questo senso va letta una prima apertura arrivata dal Premier Conte che ha consentito, nell'ultimo dpcm, che un minore accompagni il genitore quando esce per fare la spesa.
Le uscite con i bambini
A riguardo però si è creata non poca confusione interpretativa. Il Premier Giuseppe Conte ha infatti recentemente chiarito di non aver mai autorizzato un'ora per andare al parco con i bambini, l'accompagnamento va limitato alla sola uscita di casa necessaria a procurarsi beni di prima necessità. Ogni altra statuizione sarebbe infatti da leggersi come un allentamento delle misure di sicurezza, cosa che ad oggi, come evidenziato dallo stesso Premier, "l'Italia non può assolutamente permettersi".