Abbassare i toni e lasciare lavorare i magistrati. E' quanto ha chiesto la giornalista Annalisa Chirico, ospite di Non è l'Arena nella puntata del 19 aprile. Nel corso del programma di Massimo Giletti si è molto disquisito delle polemiche relative alla gestione sanitaria lombarda, con particolare riferimento alle così dette Residenze Sanitarie Assistite. La Chirico ha inteso porre l'accento sull'eco mediatica avuta dalla triste vicenda delle morti nelle Rsa in Francia, altra nazione al pari dell'Italia dove il fenomeno si è purtroppo imposto all'attenzione dell'opinione pubblica: secondo la Chirico nel Bel Paese parecchi giornali avrebbero trattato la cosa strumentalizzandola in chiave Politica, cosa che a detta della stessa giornalista non è invece accaduta nel paese transalpino.

Non è mancato inoltre, da parte della giornalista, un riferimento al fatto che, nonostante l'autonomia sanitaria appartenga a ciascuna regione, la responsabilità di gestire situazioni epidemiche, stando al dettato della Costituzione, spetta al governo centrale oggi presieduto da Giuseppe Conte.

Morti per coronavirus anche nelle Rsa francesi

Le case di riposo per anziani rappresentano un luogo dove trovano alloggio le categorie di individui inevitabilmente più esposte a subire danni letali da coronavirus. La gestione lombarda dell'emergenza sanitaria è così finita nel mirino dei media e anche del mondo della magistratura soprattutto in relazione a quelli che potrebbero essere stati i meccanismi del contagio in alcune strutture.

C'è chi, per questo, ha puntato il dito contro gli amministratori regionali. Secondo Annalisa Chirico occorrerebbe, però, dare una visione d'insieme a ciò che sta accadendo nel mondo, con riscontro sensibilmente diverso a livello mediatico. "Il 40% delle morti - ha evidenziato - in Francia sono anziani nelle case di riposo.

Non ho visto paginate di Le Monde o Figaro su questo. Alcuni giornali in Italia stanno strumentalizzando questa vicenda in chiave politica".

Chirico evidenzia responsabilità di Roma secondo la Costituzione

La Lombardia è la regione più colpita da coronavirus, ma da tempo viene considerato il distretto territoriale con uno dei migliori sistemi sanitari d'Europa.

Punto che Annalisa Chirico non ha mancato di porre in risalto. "La Lombardia - ha affermato - è la Regione dove 120.000 italiani sono andati a curarsi lo scorso anno". L'invito, inoltre, è quello di abbassare i toni rispetto a ciò che sarebbe accaduto anche e soprattutto per consentire alla Magistratura di compiere serenamente il proprio corso. "Ci sono - ha proseguito Annalisa Chirico - delle inchieste in corso. Stiamo tutti calmi, perché con questa pressione mediatica anche l'attività dei magistrati è più complicata. Lasciamoli lavorare, ricordandoci che abbiamo affrontato un nemico invisibile".

Tra Lombardia e Roma non sono mancati dissidi relativi alla gestione della situazione. Proprio nei confronti dell'Esecutivo di Giuseppe Conte la giornalista ha voluto effettuare un'ultima puntualizzazione.

"Il governo di Palazzo Chigi - ha chiosato - stia attento perché, a forza di sottolineare gli errori, se non è cambiata la Costituzione e se non è cambiato l'articolo 117 la responsabilità per la gestione di crisi epidemiche è del governo centrale".