Le immagini degli assembramenti di cittadini milanesi sui Navigli hanno fatto rapidamente il giro dei social network, provocando sconcerto e reazioni indignate. Anche il mondo della Politica è stato ovviamente investito dalla polemica, tanto da costringere il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a lanciare un ultimatum ai suoi concittadini.
Sala si è detto pronto a chiudere non solo la zona dei Navigli, ma anche quelle più frequentate di Milano. Il timore è che un nuovo focolaio di contagi costringa nuovamente le autorità a passare dalla Fase 2 alla Fase 1, con danni incalcolabili per l'economia.
Opinione espressa anche dall'infettivologo Massimo Galli. A criticare le parole del sindaco meneghino ci ha pensato però il direttore di Libero Pietro Senaldi, ricordandogli con perfidia quando, prima dell'esplosione dell’epidemia, lui e il segretario Pd Nicola Zingaretti avevano preso l'aperitivo insieme.
Senaldi ricorda gli aperitivi di Sala e Zingaretti
Ospite di Myrta Merlino nella trasmissione "L'aria che tira", anche Pietro Senaldi è stato chiamato a dire la sua sulla vicenda dei Navigli. La conduttrice ha letto in diretta l'agenzia che riportava le parole di Sala. "Anche tu da milanese le trovi vergognose quelle immagini?", ha poi chiesto al collega giornalista. "Io da milanese ritengo già una buona notizia, visti i precedenti, che il Sindaco Sala non sia ritratto nelle immagini, concedimi la battuta.
E che non ci sia anche Zingaretti a farsi il suo aperitivo - ha risposto con sottile ironia Senaldi - io penso due cose, la prima è che il Governo sia andato in quarantena, esattamente come gli italiani, e che si è ritrovato due mesi dopo con tutti i problemi di prima. Questo però provoca un doppio danno. Il primo è che, mentre i medici in ospedale e gli italiani stando a casa, hanno contenuto il virus, il Governo non ha preparato la ripartenza.
E da qui vengono i guanti, le mascherine, i test e tutte queste cose per cui noi stiamo ripartendo al buio perché dobbiamo ripartire", ha poi concluso.
Il sindaco di Milano Sala infuriato: 'Immagini dei Navigli vergognose'
Le cronache giornalistiche, compresa quella di Repubblica, descrivono un Beppe Sala furioso come non lo si era mai visto di fronte alle immagini dei milanesi assembrati sui Navigli, molti senza mascherine, altri indossandola in modo scorretto e altri ancora senza rispettare la distanza di sicurezza.
Immagini normali in un periodo "normale", ma ai tempi del Coronavirus da considerare letteralmente scioccanti. Ben consapevole che la Lombardia è la regione con ancora il più alto numero di contagi giornalieri, Sala ha definito "vergognose" quelle immagini dei milanesi affollati all'ora dell'aperitivo.
Anche Galli sconcertato dagli assembramenti sui Navigli
"O le cose cambiano oggi, non domani, o prenderò provvedimenti e chiuderò i Navigli", ha tuonato Giuseppe Sala durante il suo messaggio social inviato questa mattina dalla sede comunale di Palazzo Marino. Il suo timore, come già accennato, è quello di dover tornare alla Fase 1, al lockdown tanto per essere chiari. Paura condivisa con Massimo Galli.
Il Direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano ha parlato infatti di "bomba pronta a riesplodere". Per poi ammonire: "Se non passa la cultura della responsabilità passeremo dei guai".