Giorgia Meloni ha rilasciato un'intervista al Corriere della sera, pubblicata nell'edizione cartacea del 5 giugno. La leader di Fratelli d'italia ha avuto modo di esprimere il proprio pensiero su vari argomenti. Ha dettato quelle che, dal suo punto di vista, sarebbero le condizioni necessarie per creare un dialogo con il governo Conte. Chiamata a valutare la possibilità di instaurare un rapporto di collaborazione tra l'opposizione e la maggioranza, ha espresso l'esigenza di rivedere alcune cose sul progetto politico del governo. A ciò ha aggiunto la necessità che gli eventuali meeting di confronto possano essere caratterizzati dal più alto grado possibile di trasparenza verso i cittadini italiani.

Giorgia Meloni si mantiene critica verso Giuseppe Conte

Giuseppe Conte ha evidenziato la sua posizione di apertura nei confronti del centrodestra. I margini di dialogo lasciati dal premier nei confronti della coalizione di Lega, Fratelli d'italia e Forza italia non ammorbidiscono, tuttavia, le critiche di Giorgia Meloni nei confronti del presidente del Consiglio. Nell'intervista, prima di esprimersi sulle possibilità di una collaborazione, ha avuto parole molto dure rispetto alle azioni di Conte negli ultimi mesi. Ha, infatti, definito "ridicolo" il fatto che, a suo avviso, continui a dire ciò che sarà fatto, mentre alcuni stanno ancora aspettando gli aiuti promessi un paio di mesi fa. "Mi sembra - ha detto - solo un gettare la palla in avanti".

Meloni propone riunioni in streaming

Da parte di Giorgia Meloni non è comunque arrivata una chiusura rispetto all'ipotesi che si possa intraprendere un percorso di larghe intese in una fase particolarmente delicata per il Paese. La leader di Fratelli d'italia, però, ha dettato condizioni precise. A suo avviso dovrebbe sparire dal progetto di rilancio tutto ciò che non c'entrerebbe con ciò di cui avrebbe bisogno il paese.

Nelle sue idee Meloni ha fatto un chiaro riferimento a ciò che definisce "poltrone, consulenze, amenità e bonus inutili". L'altra proposta riguarda la possibilità di trasmettere in streaming le riunioni di confronto tra maggioranza ed opposizione. "Così - evidenzia - gli italiani possono giudicare. Ci stanno? I signori del M5s, che tanto amavano la trasparenza, guarda caso dicono di no...".

In questo caso il riferimento va a quella che era una delle consuetudini del Movimento 5 stelle agli albori della sua esperienza Politica in parlamento, quando le riunioni con gli altri partiti venivano trasmesse in diretta streaming.