A seguito del crescente numero di contagi da Coronavirus nella nostra nazione, il ministro della Salute, Roberto Speranza, domenica 16 agosto, ha firmato un nuovo provvedimento che prescrive la chiusura di discoteche e sale da ballo, e nuove regolamentazioni circa l'uso della mascherina negli spazi aperti.

Mascherina obbligatoria all'aperto

Il primo punto dell'ordinanza stabilisce che la mascherina sia obbligatoriamente indossata negli spazi aperti dalle ore 18.00 alle ore 06.00. La prescrizione vale anche per gli spazi di pertinenza dei locali e per piazze o vie.

Qui infatti, secondo l'ordinanza, è molto probabile che si creino assembramenti per la natura del luogo stesso, anche in maniera occasionale.

Chiusura delle discoteche

Tutte le attività di ballo, tanto quelle che si svolgono all'aperto quanto quelle al chiuso, sono sospese. Che si tratti di discoteche o sale da ballo, lidi o spiagge libere non fa alcuna differenza: l'ordinanza vieta allo stesso modo tutti gli assembramenti che potrebbero scaturire da queste situazioni.

Per i gestori delle suddette attività vengono, però, previsti dei sussidi economici. Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ne aveva già parlato qualche giorno fa, spiegando che il danno economico a seguito dell'ordinanza non sarà certamente di poco conto, ma che non ci sono al momento altre alternative per evitare di tornare ai numeri del mese di marzo.

D'altronde, nei giorni scorsi non sono mancati video, foto e polemiche [VIDEO]su pericolosi assembramenti negli ambiti della movida. Alcune regioni, come ad esempio la Basilicata e la Calabria, avevano dunque già messo a punto restrizioni prima di Ferragosto, chiudendo discoteche e luoghi d'intrattenimento. Altre regioni avevano consentito solo le attività all'aperto (Sardegna, Piemonte, Marche), mentre Veneto ed Emilia Romagna - dove le attività di ballo al chiuso già non erano consentite - avevano cercato una soluzione di compromesso, dimezzando il numero dei partecipanti e imponendo l'uso della mascherina.

L'ordinanza firmata oggi da Speranza, e in vigore fino al 7 settembre, estende a tutto il Paese le medesime norme, con la specifica per le singole Regioni che possono, eventualmente, adottare misure che siano ulteriormente restrittive.

Le preoccupazioni del Silb

Intanto, il Sindacato italiano locali da ballo ha espresso le proprie preoccupazioni in merito alla decisione. Il fatturato annuale di discoteche e locali affini è, infatti, di ben quattro miliardi di euro, a serio rischio in questo delicato momento in cui solo una parte dei locali era riuscito a riprendere le proprie attività, mentre altri erano rimasti ancora chiusi.

Il presidente del sindacato in Emilia Romagna, Giovanni Indino, ha già annunciato che il 17 agosto si riunirà il direttivo nazionale Silb per discutere di un ipotetico ricorso al Tribunale amministrativo.