Nicola Porro punzecchia Giuseppe Conte, il portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino , il Fatto Quotidiano e Marco Travaglio. Lo fa nell'ambito della sua rubrica quotidiana Zuppa di Porro sui suoi canali social nella mattina in cui è arrivata l'ufficialità del nuovo Dpcm. Il presidente del Consiglio ha firmato il decreto nella mattinata di domenica e sarà in vigore a partire dal 26 ottobre, dopo che, nelle ore precedenti, c'era stata una serie di indiscrezioni sul contenuto del Dpcm. Non una fuga accidentale di notizie secondo Porro, ma quasi un sistema sperimentato da chi gestisce la comunicazione del premier.

Il conduttore di Quarta Repubblica ha parlato di "protocollo Casalino".

Zuppa di Porro critica verso le anticipazioni sui Dpcm

Nicola Porro definisce come "protocollo Casalino" un modus operandi "ben sperimento dal portavoce del presidente del Consiglio". In relazione a quella che, nelle ore precedenti all'ultimo Dpcm e a quelli precedenti, è sempre stata una costante capacità di anticipazioni da parte della stampa, il giornalista vede un modus operandi preciso. "Si fa filtrare - evidenzia - un intervento governativo, e poi si vede che effetto fa". "Siamo - ha detto il conduttore di Quarta Repubblica - in un piccolo bar virtuale. Questo sembra essere Palazzo Chigi. Poi si adeguano e si mettono a posto le cose".

Porro contro Travaglio ed il Fatto Quotidiano

Porro attacca poi Marco Travaglio: "Nell'execution del protocollo Casalino c'è bisogno di Travaglio. Perché il Fatto è praticamente il giornale portavoce del presidente del Consiglio Conte". Porro definisce il quotidiano: "Grande dipartimento comunicazione della psico-polizia Contiana".

Secondo Nicola Porro, inoltre, nell'edizione del 25 ottobre de Il Fatto Quotidiano sarebbe emersa una certa contraddizione. Da una parte si anticipavano le misure di un Dcpm sottolineando che sarebbe servito per salvare il Natale, dall'altro a suo avviso sarebbe emersa la contrarietà del direttore. "Travaglio - dice il giornalista - scrive che il nuovo Dpcm dice che non ha senso".

"Straordinaria - ironizza Porro - la schizzofrenia del protocollo Casalino che parte dalla diffusione del Dpcm, sentire cosa dice la gente e nel frattempo dare l'interpretazione autentica attraverso Travaglio che lo fai in modo schizzofrenico".