Nel corso della trasmissione di La 7 L'aria che tira è arrivata la notizia che Walter Ricciardi ha parlato di "lokdown necessario" per Napoli e Milano. Una dichiarazione significativa se si considera che arriva dal consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. A commentare è stato Alberto Zangrillo, direttore di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele di Milano, "Io penso e spero - ha detto - che quello che avete affermato sia qualcosa che l'agenzia Ansa ha ripreso da qualche precedente dichiarazione del professor Ricciardi, decontestualizzandolo e quindi rendendolo surreale".

A suo avviso, di fronte ad evidenze di questo tipo o per argomenti così delicati, sarebbe necessario l'intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Parole che si riferiscono al fatto che a parlare sia una persona vicina al governo.

Per Ricciardi necessario lockdown a Napoli e Milano

Walter Ricciardi ha manifestato una certa inquietudine rispetto a quella che è l'attuale situazione di Napoli e Milano. A suo avviso in due delle più grandi città italiane si è ormai configurata una situazione epidemiologica tale dove infettarsi è sempre più semplice. La grande presenza di asintomatici rende particolarmente rischioso persino andare al bar e al ristorante. Questo l'ha portato a concludere che le restrizioni determinate dal Dpcm del 26 ottobre sarebbero troppo blande per contrastare la diffusione del Coronavirus nelle due realtà metropolitane.

Si tratterebbe perciò di territori dove l'unica e reale strategia di contenimento efficace per il contagio sarebbe il lockdown. Una serrata totale come quella che ha interessato il Paese nella scorsa primavera.

L'aria che tira: Zangrillo non risponde direttamente a Ricciardi

Alberto Zangrillo rispetto a quest'evidenza prospettata da Walter Ricciardi preferisce non rispondere direttamente.

"Chi parla - ha detto - se ne assuma le responsabilità. Avrà degli elementi che lo portano a dire questo. Se così non fosse è un problema suo e degli organismi preposti".

Alberto Zangrillo preferisce soffermarsi su ciò che vede nel suo ospedale. "Io - ha detto - continuo a cercare di farvi capire quello che noto quotidianamente.

Non vi dico che in questo momento sono tranquillo, però sono e devo essere responsabile. Ho responsabilità nei confronti di questo tipo di malati e degli altri malati. Anche oggi ho dovuto occuparmi di patologie acute che non hanno nulla a che fare con il Sars-Cov2".

"Noi - ha proseguito - responsabilmente dobbiamo essere in un sistema organizzato che si occupa di tutto. Se noi la situazione pensiamo sia quella di chiudere tutto in casa, dobbiamo anche capire quali sono le conseguenze a cui ci esponiamo se chiudiamo tutti in casa".

La sua idea è che parole come quelle di Ricciardi dovrebbero venire al massimo da Giuseppe Conte. "Se fosse vero - ha concluso - l'unico modo che ho di commentare è quello di implorare il presidente del Consiglio di parlare lui a nome di tutti, perché chiudere Milano e Napoli è qualcosa di estremamente importante e significativo. Penso debba essere fatto dal capo del governo".