La Campania potrebbe diventare zona rossa già nelle prossime ore, o quantomeno arancione. La situazione della diffusione del contagio da coronavirus nella regione governata da Vincenzo De Luca è divenuta ormai secondo molti fuori controllo. Da più parti, come nel caso del viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, si chiede un lockdown immediato a Napoli e dintorni. Anche il sindaco partenopeo Luigi De Magistris ha invocato misure più draconiane per i suoi concittadini. E, infatti la Campania già oggi potrebbe passare da gialla a rossa. Altre regioni sono comunque a rischio.

Si tratta di Liguria, Abruzzo e Umbria. Ma anche Lazio, Toscana e Veneto restano osservate speciali.

Cartina italiana con regioni gialle, arancioni e rosse destinata a mutare

Secondo il quotidiano milanese, dunque, la cabina di regia che doveva riunirsi già nella giornata di domenica 8 novembre, rinviata poi al giorno successivo, potrebbe decidere di cambiare colore, cioè zona di rischio coronavirus, ad alcune regioni che al momento si trovano in fascia gialla. Almeno per il momento, sembra che non sarà decretato un lockdown generalizzato in tutto il Paese, come richiesto ad esempio dall’Ordine dei medici. A rischiare maggiormente di finire in zona rossa, invece, dovrebbe essere la Campania. Si attende solo che il ministro della Salute, Roberto Speranza, valuti il contenuto del report preparato dal Cts (Comitato tecnico scientifico).

La Campania rischia di passare da zona gialla a rossa

La Regione Campania governata dal presidente Vincenzo De Luca, sempre secondo quanto riportato dal Corriere, sarebbe potuta diventare rossa già domenica pomeriggio, ma il ministro Speranza avrebbe preferito concedere qualche ora in più ai governatori, allo scopo di permettergli di raccogliere ulteriori e più aggiornati dati sulla diffusione della pandemia nei loro territori.

Inoltre, vista la giornata festiva, la paura del governo era che la notizia della dichiarazione di nuovi lockdown potesse spingere molti cittadini a spostarsi dalle regioni interessate dalle nuove chiusure.

Non solo Campania, altre Regioni a rischio

Ora, però, non c’è più tempo da perdere, visto anche l’esponenziale aumento dei contagi da Coronavirus in alcune zone del Paese.

Nonostante nella giornata di domenica fossero “ancora nove le Regioni che non avevano trasmesso i propri bollettini, o li avevano inviati incompleti”, si legge sul Corriere della Sera, oggi a rischiare sono diverse di queste. Oltre alla già citata Campania, infatti, la Liguria vede i suoi ospedali sotto grande pressione, soprattutto nel capoluogo Genova. Ma anche i posti in terapia intensiva di Umbria e Abruzzo rischiano di esaurirsi presto. Discorso diverso per regioni come il Lazio che, nonostante l’alto numero di ricoverati, può vantare una diffusa rete ospedaliera. “Osservati speciali” infine restano anche Veneto e Toscana.