Il 22 febbraio è stato un giorno di decisioni per il governo Draghi, in attesa del nuovo Dpcm. Il Cdm presieduto dal premier ha scelto di prorogare il blocco degli spostamenti che sarebbe andato in scadenza il prossimo 25 febbraio. Una decisione attesa, a cui si aggiunge il divieto di fare visita ad abitazioni private in zona rossa e il mantenimento dei limiti per le aree gialle e arancioni. Non si potrà andare a far visita in più di due persone, al netto di minori under 14.

Nuovo Dpcm: altre regole da definire

All'orizzonte, però, c'è la necessità di delineare in maniera più netta i contorni della strategia di contenimento del virus.

Il riferimento va, ovviamente, al momento in cui si si dovrà scegliere se confermare o modificare le regole che sono contenute nel Dpcm come ad esempio la divisione del Paese in colori in base al livello epidemiologico.

Riaperture ristoranti la sera: l'ipotesi è già stata considera dal Cts

Si tratterà di un passaggio particolarmente rilevante, tenuto conto che potrebbe riguardare settori importanti dell'economia come ad esempio le attività di ristorazione. Da tempo si ipotizza che, quantomeno in zona gialla, si possa fare in modo che, entro i limiti del coprifuoco, possano aprire anche la sera. Per la fascia arancione del Paese, invece, si era immaginata la possibilità che potessero aprire quantomeno a pranzo.

Il tutto sarebbe, naturalmente, subordinato al rispetto di protocolli rigidi. Lo stesso Cts, recentemente, ha elaborato dei protocolli per le possibili aperture citate, ma ha messo in chiaro come la scelta spetti alla Politica e come un allentamento di questo tipo rappresenti un rischio.

L'orientamento del nuovo governo è quello di muoversi con prudenza.

Nel nuovo Dpcm, salvo sorprese, non ci saranno particolari alleggrimenti delle misure restrittive stando alle prime indiscrezioni. La direzione è già stata tracciata proprio dal blocco degli spostamenti.

Nuovo Dpcm, la posizione di Salvini è chiara

Quello della ristorazione è un settore esemplificativo. In primis perché nella maggioranza che sostiene Mario Draghi ci sono forze che sposano una linea meno rigorista, a patto che le aperture possano essere determinate con adeguati parametri di sicurezza.

Un esempio arriva dalla Lega, anche alla luce di quello che è stato un tweet pubblicato da Matteo Salvini sul profilo Twitter. "D’accordo - ha scritto il leader della Lega - con i Sindaci e con l'Anci: dove la situazione sanitaria è sotto controllo, e rispettando i protocolli di sicurezza, i ristoranti devono poter lavorare anche la sera. Se la legge permette di pranzare in tranquillità e sicurezza alle 13 deve permetterlo anche alle 20".

Riapertura ristoranti, si attendono novità

Salvini si accoda a quella che è stata una richiesta dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani.

In una comunicazione ripresa da diverse agenzie di stampa, si è scelto di valutare l'opportunità di riaprire i ristornati in orari serali "A condizione - è stato scritto - del rispetto di protocolli rigidi sulle distanze, devono poter riaprire anche di sera: la consumazione al tavolo assicura condizioni di sicurezza maggiori rispetto agli assembramenti che purtroppo si creano fuori dai locali che fanno il servizio di asporto delle bevande, soprattutto con l’arrivo della bella stagione".

Si attendono novità concrete da parte del governo. L'attuale Dpcm scade il 5 marzo. Resta, inoltre, da valutare quelli che potranno essere i dati epidemiologici dei prossimi giorni e le eventuali influenze delle varianti.