Carola Rackete “è tornata” in Italia, anche se non fisicamente. Così scrive Giorgia Meloni sui suoi canali social dopo aver appreso la notizia che anche la ex capitana della nave della Ong Sea Watch è tra i firmatari di un appello internazionale. Appello lanciato in favore della Ong italiana Mediterranea che, secondo Rackete e gli altri sottoscrittori, si troverebbe sotto “attacco politico-giudiziario” in Italia. “Attacco” culminato con l’indagine della procura di Ragusa sulla nave Mare Jonio il cui equipaggio, compreso Luca Casarini, è accusato di traffico di migranti nel Mediterraneo.

Il simbolico ritorno di Carola Rackete in Italia, provoca la dura reazione del leader leghista Matteo Salvini e di quella di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Anche Carola Rackete firma l’appello in favore della Ong italiana

A scatenare la reazione degli avversari politici italiani di Carola Rackete è l’appello firmato dalla ex capitana della Sea Watch III. Si tratta di un appello internazionale alla solidarietà con la Ong italiana Mediterranea Saving Humans, lanciato la mattina del 17 marzo sul blog britannico di studi giuridici ‘Critical Legal Thinking’. Tra gli attivisti, i giornalisti e gli accademici firmatari del documento, oltre a Carola Rackete, compaiono i nomi di Pia Klemp, capitana a sua volta della nave finanziata dall’artista Bansky, ma anche quelli di Naomi Klein, Achille Mbembe, Cornel West, Sabine Hess, Michael Hardt.

Italia accusata di ‘attacco politico-giudiziario’ alle Ong

Nell’appello firmato da Carola Rackete si proclama di voler reagire con forte indignazione al presunto “attacco politico-giudiziario” che starebbe subendo in Italia la Ong Mediterranea. Compresa ovviamente, secondo i firmatari, la “massiccia operazione di polizia scattata all’alba dello scorso primo marzo”.

Il riferimento è, come già accennato, all’inchiesta aperta a Ragusa sul presunto passaggio di denaro concordato tra alcuni membri dell’equipaggio della Mare Jonio e quelli dell’imbarcazione commerciale danese Maersk-Etienne, in cambio del trasbordo di un gruppo di 27 migranti.

La reazione di Salvini e Meloni

Il nome di Carola Rackete, tornato prepotentemente nelle cronache italiane, non poteva non far scattare la reazione del suo avversario ‘storico’ Matteo Salvini.

L'irriducibile signora Carola adesso lancia un appello internazionale contro l'Italia e le sue ‘massicce operazioni di Polizia’ - scrive sui social quello che era il ministro dell’Interno ai tempi del caso Sea Watch - Stia tranquilla: all'Italia penseranno gli italiani”.

Anche Giorgia Meloni sceglie la via dei social: “Carola Rackete è tornata e si schiera nuovamente contro l'Italia - scrive la leader di Fdi - nessuna lezione da chi ha violato i nostri confini e speronato una nostra motovedetta militare. Favorire l'immigrazione clandestina è un reato, difendere i nostri confini è un diritto e un dovere”.