Il nostro Paese continua la battaglia al Coronavirus attraverso i vaccini, il tampone e sopratutto il tanto discusso Green Pass; il certificato che assicura di essere vaccinati o tamponati o guariti dal coronavirus. Attualmente il green pass è necessario per accedere a luoghi chiusi, ove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza, o per eventi come concerti e spettacoli vari. Tuttavia nelle ultime ore l'idea di estendere il pass, sembra prendere sempre più piede.

Super green pass, Giorgetti: 'Ipotesi in discussione'

L'idea di estendere il green pass a tutti i lavoratori per il momento potrebbe restare solamente sulla carta ma, tuttavia, il Ministro Renato Brunetta si dimostra favorevole all'estensione di questo obbligo a tutti i lavoratori e non è l'unico; ad assecondare il Ministro della Funzione Pubblica ci sarebbe anche Giancarlo Giorgetti, appartenente al partito Lega, seguito anche da Roberto Speranza, i quali si dimostrano favorevoli all'idea di Brunetta.

Pare però che Mario Draghi, voglia estendere tale obbligo in due fasi distinte: il primo step, rivolto alla pubblica amministrazione, dovrebbe arrivare in questa settimana, mentre la seconda fase dovrebbe avvenire verso il 15 ottobre, quando si saranno risolti alcuni disaccordi giuridici e si avrà un accordo tra imprese e sindacati.

L'idea è dunque che dopo la scuola e la sanità, l'obbligo di Green Pass dovrebbe essere esteso ai lavoratori degli organi costituzionali, agenzie fiscali, federazioni sportive, istituti di ricerca ed enti culturali. Questa idea trova d'accordo gran parte della Lega, in particolare il Ministro dello sviluppo e dell'economia, Giorgetti, il quale confessa che estendere il green pass a tutti i lavoratori è un'ipotesi in discussione e che è importante che le aziende siano in sicurezza.

Il nuovo decreto potrebbe arrivare tra il 10 e il 15 ottobre

Nonostante il 16 settembre ci sarà questa riunione dove si discuterà di questo tema, non è da considerarsi certo che tale provvedimento possa entrare da subito in vigore, bensì potrebbe diventarlo tra il 10 e il 15 di ottobre. Questa scelta servirebbe per consentire alle persone di vaccinarsi, anche a coloro che non hanno ancora la prima dose.

Con l'apertura delle scuole cresce la paura del governo di ripiombare in un nuovo periodo buio, ecco perché Draghi è al lavoro per un piano ''intoccabile''. Non mancano tuttavia gli ostacoli, dettati anche dai sindacati e da Confindustria. Se questi nodi dovessero sciogliersi prima di giovedì, allora Draghi farà un unico decreto valido sia per i lavori pubblici che per quelli privati, altrimenti si opterà per due decreti: il primo dedicato a quello pubblico il secondo per i settori privati.