Nel corso di una intervista alla conferenza Cpac (Conservative Political Action Conference) di Washington, Elon Musk ha risollevato alcuni interrogativi sulla presenza effettiva delle riserve auree degli Stati Uniti, insinuando che l'oro custodito a Fort Knox potrebbe non essere più lì. Tuttavia, queste affermazioni rientrano nel vasto mondo delle teorie del complotto, prive di prove concrete, e sono state già smentite in passato.
Musk e le falsità su Fort Knox
Tutto è iniziato con un post su X (ex Twitter), in cui Elon Musk ha scritto: "Alla ricerca dell'oro a Fort Knox...
". Il magnate ha così alimentato teorie complottiste sulla reale esistenza delle 4.000 tonnellate di oro dichiarate dal Tesoro USA. Tuttavia, queste riserve sono state verificate più volte nel corso degli anni, e non ci sono prove credibili che supportino la loro scomparsa. Anzi, ogni anno il dipartimento del Tesoro fa una analisi e verifica la presenza delle riserve.
Musk, noto per la sua vena complottista, ha sollevato questi dubbi senza alcuna base solida, contribuendo a diffondere speculazioni infondate. Le autorità finanziarie statunitensi hanno ripetutamente assicurato che le riserve auree sono intatte e al sicuro.
Trump interviene sulla questione: 'Faremo un'ispezione'
Il presidente americano Donald Trump ha annunciato l'intenzione di ispezionare le riserve auree degli Stati Uniti a Fort Knox, Kentucky, per verificarne la presenza.
Questa decisione è arrivata dopo che Elon Musk, a capo del Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE), ha suggerito una trasmissione video in diretta dell'ispezione per confermare l'esistenza dell'oro. Il segretario del Tesoro Scott Bessent ha rassicurato il pubblico che le riserve sono controllate annualmente e che l'ultimo rapporto ne ha confermato la presenza.
Nonostante queste garanzie, sia Trump che Musk hanno espresso interesse per un'ispezione personale, alimentando ulteriori speculazioni.
L'Italia e le sue riserve auree all'estero
Le affermazioni di Musk hanno trovato eco in Italia, con il senatore della Lega Claudio Borghi che ha avanzato richieste simili riguardo alle riserve auree italiane custodite all'estero, anche in questo caso facendo riferimento a teorie non verificate.
L'Italia possiede in tonnellate la terza più grande riserva d'oro detenuta dalle banche nazionali al mondo. Il nostro paese possiede 2.451,84 tonnellate d'oro, gli Stati Uniti 8.133,5 mentre la Germania 3.351,5. Con quasi la metà delle riserve conservata all'estero, Borghi ha chiesto ulteriori verifiche, nonostante non vi siano indizi concreti che facciano pensare a una sparizione dell'oro.
Teorie del complotto sull'oro scomparso
Le teorie sul presunto "oro scomparso" fanno parte di una lunga tradizione di complottismi senza fondamento. In realtà, le riserve auree sono state soggette a controlli ripetuti nel tempo, e non esistono elementi che possano giustificare i dubbi sollevati da Musk o da altri politici.
La diffusione di queste teorie può minare la fiducia nelle istituzioni finanziarie e alimentare inutili allarmismi. Le banche centrali e i governi hanno il dovere di garantire trasparenza, ma ciò non significa dare credito a ipotesi prive di prove.