Il contrasto politico tra Donald Trump e Barack Obama si riaccende a seguito di nuove accuse e attacchi personali. La direttrice della più importante agenzia di intelligence USA, Tulsi Gabbard, ha dichiarato di avere "prove schiaccianti" su tentativi dell'amministrazione Obama volti a screditare la campagna elettorale di Trump, durante le elezioni presidenziali del 2016. Se le accuse si rivelassero fondate, l'ex presidente rischierebbe il carcere. Trump ha risposto con un recente video fake creato dalla IA in cui si vede l'ex presidente arrestato dall'FBI.

Trump e Obama: tensioni giudiziarie e scontro mediatico

Venerdì 18 luglio, il Direttore dell'Intelligence Nazionale (DNI), Tulsi Gabbard, ha minacciato di deferire alla giustizia funzionari dell'amministrazione Obama per presunti abusi sui rapporti dell'interferenza russa nelle elezioni del 2016. La direttrice parla di "prove schiaccianti" e di un gravissimo episodio di interferenza elettorale. L'ex presidente ha risposto definendosi "profondamente preoccupato" per le azioni dell'attuale amministrazione e, in un evento privato nel New Jersey, ha esortato il Partito Democratico a "farsi forza".

Quanto accaduto domenica sera 20 luglio rappresenta un'escalation significativa di questo contrasto.

Sul proprio profilo sul social media Truth, il presidente in carica ha pubblicato un video generato dall'intelligenza artificiale, che mostra Obama arrestato da due agenti dell'FBI. La scena si svolge nella stanza ovale della casa bianca, con la canzone "Y.M.C.A." in sottofondo.

Dalla (falsa) teoria "birther" alle accuse di spionaggio: l'evoluzione della disputa

La radice di questo scontro affonda le proprie origini nel 2011, quando Trump promosse la teoria "birther", sostenendo falsamente che Obama non fosse nato negli Stati Uniti, ma in Kenya. Il futuro presidente dedicò mesi a questa campagna, costringendo Obama a pubblicare il certificato di nascita completo.

Durante la campagna elettorale del 2016 e nei primi anni del suo primo mandato, Trump interpretò ogni critica del presidente uscente Obama come un affronto personale, con il culmine arrivato nel marzo 2017, quando accusò il democratico di intercettazioni telefoniche, accusa successivamente ritrattata.

Una volta al governo, Trump cominciò a smantellare l'eredità politica del predecessore: si ritirò dall'accordo nucleare con l'Iran e dagli accordi sul clima di Parigi, inoltre cercò di sbarazzarsi dell'Affordable Care Act, noto ai più come Obamacare. Durante il suo secondo mandato, Obama e l'ex presidente Bush Jr. hanno criticato apertamente il repubblicano per la decisione di smantellare l'USAID, l'agenzia per lo sviluppo internazionale creata da Kennedy, definendo l'operazione una "parodia".