La Polonia ha invocato l'Articolo 4 del Trattato Nord Atlantico (Nato) a seguito di un'incursione di droni russi nel proprio spazio aereo. L'incidente ha innescato una riunione d'emergenza del Consiglio Atlantico, l'organo decisionale della Nato, per valutare la minaccia e coordinare una risposta. La mossa di Varsavia evidenzia la crescente tensione al confine orientale dell'Europa e solleva interrogativi sulla stabilità della regione.

Nella notte tra il 9 e il 10 settembre, le difese aeree polacche hanno intercettato e abbattuto diversi droni russi che avevano violato lo spazio aereo del paese.

Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di almeno una decina di velivoli. Uno dei droni è caduto su un'abitazione, causando danni materiali ma, fortunatamente, nessuna vittima. Il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha definito l'incidente 'un'aggressione' e, in accordo con il presidente Karol Nawrocki, ha deciso di appellarsi all'articolo 4 della Nato.

La crisi dei droni e la solidarietà internazionale

L'articolo 4 del Trattato NATO prevede che 'le parti si consulteranno ogni volta che, a giudizio di una di esse, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti sia minacciata'. A differenza dell'articolo 5, che considera un attacco a un membro come un attacco a tutti e prevede una risposta militare collettiva, l'articolo 4 è un meccanismo di consultazione per affrontare minacce alla sicurezza.

È stato invocato sette volte nella storia della NATO, l'ultima delle quali il 24 febbraio 2022, da otto paesi dell'Europa orientale, in seguito all'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia.

La Russia ha intanto affermato che i droni erano diretti verso obiettivi in Ucraina e che non avevano intenzione di violare lo spazio aereo polacco, ma Varsavia e i suoi alleati hanno espresso scetticismo. Fonti polacche suggeriscono che, a differenza di precedenti sconfinamenti, questa volta i droni sembravano essere stati programmati per entrare deliberatamente in Polonia. La comunità internazionale ha reagito con fermezza. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e gli Stati Uniti, attraverso il loro ambasciatore alla NATO, hanno espresso piena solidarietà alla Polonia.

Il premier Tusk ha sottolineato che 'le parole non bastano', indicando la necessità di una risposta concreta da parte dell'Alleanza.

A seguito dell'invocazione dell'Articolo 4 da parte della Polonia, il Consiglio Atlantico si è riunito d'urgenza per concentrarsi sulla valutazione della minaccia e sulla discussione delle possibili risposte. Sebbene l'attivazione dell'Articolo 4 non implichi automaticamente un'azione militare, essa segnala la gravità della situazione e la determinazione della NATO a proteggere i suoi membri. Le opzioni sul tavolo potrebbero includere un aumento della sorveglianza aerea lungo il confine orientale, il rafforzamento delle difese aeree e l'invio di ulteriori truppe nella regione.