Ancheil tribunale di Bolzano ha detto no a Stamina. La cura a basedi cellule staminali ideata dal prof. Davide Vannoni,non è stata concessa ad un paziente di 43 anni malato da tempo diSMA, una malattia degenerativa che nel tempo comporta laprogressiva atrofizzazione muscolare, fino a bloccare le funzionirespiratorie.

Adun altro paziente è stata negata la speranza di combattere controuna malattia per cui al momento non esiste una cura. E tutto perchéil Ministero della Salute ha deciso che la cura èpotenzialmente pericolosa. Ladomanda che la gente comune si fa in questi casi resta la stessa:perché negare una speranza a chi comunque non ha altre alternative?

Lespiegazioni del tribunale di Bolzano

Il tribunale di Bolzano haparlato di "scelta sofferta", ma necessariamente basatasulle disposizioni di legge in vigore che reputa le cure dubbie epotenzialmente dannose. Come se una persona condannataa morire potesse subire una danno maggiore della morte, viene dapensare...

I tribunali italiani almomento hanno per le mani circa 200 richieste di accesso al metodoStamina, che nonostante il divieto continua a far parlare di setramite le testimonianze di chi gli effetti li ha visti eccome!

A Bolzano vi era un precedenteche lasciava ben sperare. Il giudice Marchesini aveva detto sì aduna richiesta di cure con Stamina, basando la sua decisione sul fattoche il cittadino ha il pieno diritto di curarsi e che lo Stato nedeve tutelare la salute (la persona in questione ha vistomiglioramenti dopo la cura Stamina). Purtroppo però la leggeè cambiata... e il tribunale di Bolzano si è adeguato alla volontàdel Governo.

Volontà giusta o sbagliata? Avoi la risposta.