Purtroppo, la malattia derivante dal morbo di Alzheimer è una delle patologie in rapido progresso tra gli anziani oltre i sessantacinque anni di età: questo particolare tipo di demenza senile che porta i malati a non riuscire più a compiere nemmeno i più elementari gesti quotidiani è diventato uno dei principali argomenti di studio della medicina moderna.
Un'interessante scoperta è stata pubblicata sul noto magazine scientifico "Jama" (Journal Of American Medical Association): la vitamina E sarebbe un preziosissimo alleato per le persone che, purtroppo, sono state colpite da questa malattia.
L'equipe di ricerca, guidata dal dottor Maurice Dysken del Minneapolis Health Care System, ha studiato per circa due anni 613 persone affette dal morbo: a tutti coloro è stata somministrata, ogni giorno, la vitamina E che abitualmente è contenuta in alimenti come uova, olio di germe di grano, olio di nocciola, olio di semi di girasole, mandorle e noci, oltre alla memantina, un farmaco che viene già ritenuto utile contro le varie forme di deterioramento cognitivo.
L'esperimento ha dato dei risultati davvero incoraggianti: in particolare, i malati risultavano capaci di compiere in autonomia e per una durata più lunga le comuni attività giornaliere, come lavarsi o vestirsi. I medici si sono ritenuti soddisfatti di fronte all'esito positivo di questo test, anche se si sono voluti mostrare prudenti per quanto riguarda il dosaggio di vitamina E, giudicato elevato, che, in alcuni soggetti, potrebbe dimostrarsi pericoloso.
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