Usa. Yamini Karanam, 26 anni, da Hyderabad trasferita negli Usa, studentessa alla Informatics della Indiana University, si vedeva ormai spacciata. Le era stato diagnosticato un tumore pineale che avrebbe compromesso le funzioni cerebrali. Subito si era rivolta a neurologi qualificati per trovare un taumaturgo che le ridesse speranza. Si affida al dott. Shahinian ma l'intervento non è coperto dall'assicurazione sanitaria ed è molto oneroso. Parte la maratona su internet per il reperimento dei fondi per sostenere l'impegno economico delle cure. Poi l'intervento allo Skullbase Institute di Los Angeles. Poi la scoperta: nel cervello di Yamini c' è un teratoma, un gemello allo stadio primitivo dello sviluppo. Storia da fantascienza degna di essere soggetto di un film di Steven Spielberg.

La ragazza ha raccontato alla Nbc americana che nelle conversazioni frasi semplici erano per lei inintelligibili, rimaneva disorientata nelle varie situazioni. Era sempre in confusione e a volte dormiva per giorni interi. Per i medici i sintomi erano da addebitare ad un cancro nella ghiandola pineale, area molto delicata e difficile da raggiungere con i ferri del mestiere. Anche con l'intervento il cervello avrebbe subito danni. Solo il dott. Shainian è stato fiducioso e ha accettato di operarla, guadagnandosi il merito della scoperta come premio al suo ottimismo. Con 8 mila operazioni in carriera il medico di Los Angeles per la seconda volta si trova di fronte ad un piccolo alieno con ossa, capelli e dentini, incubato nella testa della paziente.

Teratocarcinoma, tumore curabile

Il teratomacarcinoma è un tumore che si origina in sede ovarica e testicolare a partire dai gameti mutati. Il teratoma si forma a partire da un DNA difettoso, per questo rimane allo stato di massa abbozzata ad organismo umano con minime protusioni dentarie, cartilagine, tessuto osseo e muscolare. Viene così ospitato da un'altra persona. Il clone imperfetto diventa particolarmente aggressivo quando si innesca la sua proliferazione incontrollata. Inizia a secernere ormoni nell'organismo del soggetto ospitante arrivando a causarne anche il decesso. Il trattamento associa l'intervento chirurgico alla chemioterapia. Si può avere una buona aspettativa di tornare alla vita normale come è avvenuto per Yamini.